Come ben sappiamo, il prossimo GP di Gran Bretagna segnerà il debutto della Sprint Qualifying, che tanto ha fatto discutere prima della sua introduzione e continua ancora a farlo. Aston Martin, Alpine e McLaren hanno infatti sollevato una problematica relativa all'affidabilità delle loro frizioni, ma la FIA non sembra essere intenzionata ad ascoltare le tre squadre.

PARCO CHIUSO ANTICIPATO AL VENERDÌ

Il nuovo format, che debutterà a Silverstone tra poco più di due settimane, prevede infatti una sola sessione di prove libere al venerdì, seguita dalle qualifiche nella stessa giornata. Come conseguenza, la regola del parco chiuso entra in vigore già il venerdì stesso, senza dunque avere più possibilità di agire sulle vetture.

Nessuna modifica quindi nemmeno sulla frizione, ed è per questo che i tre team già citati hanno evidenziato il problema. La notizia è stata resa nota da Auto Motor und Sport, che ha riportato le parole del team manager Aston Martin Andy Stevenson: "Queste frizioni sono state costruite per un utilizzo diverso. Hanno bisogno di manutenzione dopo 300 chilometri. Se avessimo saputo cosa aspettarci prima della stagione, avremmo costruito frizioni diverse. Non possiamo invece garantire quanto possa reggere un'unica frizione per lo stesso week-end".

NESSUNA DEROGA

A quanto pare la FIA non sarebbe disposta a concedere una deroga alle tre squadre, suggerendo piuttosto di effettuare meno prove di partenza. Secondo la Alpine tuttavia il problema non è legato ai continui avviamenti, ma all'usura del componente dovuta ai continui cambi di marcia.

Le altre sette squadre invece non avrebbero problemi ed in particolare la Mercedes dispone di frizioni capaci di durare 700 km. Aston Martin avrebbe infatti chiesto aiuto proprio ai campioni del mondo, ma non ci sarebbero pezzi di ricambio sufficienti per supportare anche gli altri team.

Della questione si discuterà ulteriormente questo week-end a Spielberg, dovendo necessariamente trovare una soluzione in vista del GP successivo. Se non si dovesse raggiungere un accordo, il rischio è quello di  vedere parcheggiate ai box Aston Martin, Alpine e McLaren nelle FP1 di Silverstone.

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Carlo Luciani