La griglia di partenza a posizioni invertite e le mescole delle gomme differenziate sono alcuni degli stratagemmi proposti per vivacizzare i doppi appuntamenti del Mondiale di Formula 1 2020, previsti per il momento a Spielberg e Silverstone. Ma discussioni e frecciatine tra i vari team non sono di certo mancate.

I fatti

In particolare, la prima soluzione è stata messa ai voti, quindi rifiutata poiché occorreva l’unanimità di tutti i team. Il tutto mentre Toto Wolff della Mercedes si è apertamente schierato contro la sua applicazione. In pratica, la griglia di partenza del Gran Premio di Stiria (e, più tardi, del 70th Anniversary GP) sarebbe stata stabilita semplicemente capovolgendo l’ordine d’arrivo della gara della settimana precedente. “La Formula 1 è e deve continuare ad essere uno sport meritocratico, ha dichiarato il team principal austriaco. Per ricercare lo show ad ogni costo, quindi, gli organizzatori avrebbero voluto far partire davanti a tutti gli ultimi classificati (magari le Williams di Latifi e Russell...), per relegare i top team in fondo allo schieramento.

Votando contro, Mercedes ha fatto certamente i propri interessi. A nessuno piace partire per ultimo, e stupisce come non si siano accodati a lei gli altri due top team, Ferrari e Red Bull. Di fatto, però, questa mossa ha evitato che la Formula 1 in generale perdesse credibilità: che senso avrebbe, sportivamente parlando, mettere in pole position una vettura che nel giro di dieci passaggi potrebbe trovarsi in ogni caso a lottare per pochi punti, se non addirittura per le ultime posizioni?

Le formule minori

Questo criterio viene applicato in F.2 e F.3 con le prime otto posizioni. In questo caso ha senso, dal momento che si tratta di campionati propedeutici monomarca che devono far risaltare la bravura e la preparazione delle giovani promesse del motorsport. Ma la Formula 1 deve restare un’altra cosa. Tutto lo sviluppo del weekend di gara, infatti, risulterebbe snaturato invertendo la griglia di partenza, finendo per togliere ogni importanza alla giornata del sabato. Proprio quella che, in alcuni casi, risulta la più spettacolare nel senso vero del termine: ovvero non certo quello di show "costruito" per attirare sempre più tifosi e non i veri race fans, con tutto il rispetto per i primi.

I pareri dei piloti

La voce dei piloti, in merito alla possibilità di trovarsi a iniziare due GP con la griglia di partenza invertita, non ha tardato a farsi sentire. Charles Leclerc ha dichiarato di non pensare a questa come una valida soluzione per la Formula 1. "Credo che il più forte debba vincere e partire nella posizione migliore - ha detto il ferrarsita - e non invertire la griglia”. Gli ha fatto eco Lewis Hamilton: “Non so davvero cosa dire. La gente che propone questo non sa assolutamente di cosa sta parlando”.

Anche Daniel Ricciardo ha espresso la sua idea, articolandola più dettagliatamente. “Non sono sempre uno della vecchia scuola. Direi che non è davvero la prima cosa nell’elenco di priorità, tra quelle da cambiare nello sport. Capisco come per certi tifosi sarebbe un sì, sarebbe fantastico avere i piloti veloci che provano a risalire il gruppo e...cose del genere. Comprendo questo punto di vista, però ci sono tanti scenari nei quali non funzionerebbe e renderebbe le cose un po’ caotiche”.

La proposta di una griglia di partenza dalle posizioni invertite è stata dunque rigettata. Resta in cantiere quella relativa alle differenti mescole di gomme: vedremo se questa soluzione finirà per essere adottata, o se potremo invece assistere ad un weekend di gara "classico", seppur nella sua unicità dettata da un calendario anomalo.

Nicola Saglia