Conteso da McLaren e Alpine, Oscar Piastri non ha corso nel 2022. Le vicende di mercato che lo hanno portato a Woking, però, hanno aumentato l'attesa su di lui per il debutto in F1.

Al centro di un incredibile intrigo di mercato estivo dopo aver rifiutato un posto in Alpine – team che lo aveva promosso dall’Academy e per il quale è stato terzo pilota – per il 2023, Piastri debutterà comunque in Formula 1 ma con McLaren. In estate Piastri aveva infatti rifiutato il sedile che l’Alpine gli aveva assegnato a inizio agosto, a seguito dell’addio di Fernando Alonso. Il motivo? Un accordo raggiunto e firmato con McLaren. Una mossa spavalda da parte dell’australiano, spinto dal desiderio di essere sicuro al 100% di correre dopo il 2022 vissuto da spettatore.

Oscar Piastri, vincitore di F3 e F2 da rookie: come lui solo Leclerc e Russell. Credits: Formula 2 Official website

IL SUO PERCORSO VERSO LA FORMULA 1

Per chi segue le categorie inferiori, il nome di Oscar Piastri è già noto da tempo. L’australiano, vincitore nel 2019 della Formula Renault Eurocup, nel 2020 ha debuttato in Formula 3 con Prema. Un’annata conclusa anch’essa in maniera vincente grazie a due vittorie e sei podi. Risultati che gli hanno consentito di battere la concorrenza di Théo Pourchaire e Logan Sargeant di 3 e 4 punti rispettivamente. Passato in Formula 2 nel 2021, sempre con Prema, Piastri non ha sentito la differenza con la F3 dominando la stagione con 6 vittorie, 11 podi complessivi e 5 pole position. L’australiano è stato così capace di imitare quanto fatto in passato da Leclerc (2016-2017) e da Russell (2017-2018), aumentando così l’attesa di vederlo in griglia in Formula 1.

Il 2022 di Oscar Piastri era iniziato con il ruolo di terzo pilota in Alpine. Credits: f1.com

IL SUO 2022

Piastri ha approcciato la stagione post-F2 da terzo pilota di Alpine, dietro Alonso e Ocon, con l’obiettivo di trovare un sedile per il 2023. Alpine, nel corso della prima metà dell’anno, ha lavorato con Piastri facendolo girare sia sul simulatore sia sulla vettura 2021. Un intenso programma di allenamento che si poneva proprio l’idea di preparare Piastri per il debutto. Debutto che avverrà, ma non negli scenari ipotizzati da Alpine.

Il team francese aveva infatti assegnato al 21enne australiano il sedile lasciato libero da Alonso a inizio agosto, ma i piani di Piastri per il 2023 si erano già delineati con un accordo con McLaren sbloccato solo dopo una sentenza del F1 Contract Recognition Board. In autunno, Piastri ha iniziato il suo programma di avvicinamento al 2023 con McLaren, lavorando sia con la vettura 2021 in test privati organizzati in Spagna sia con la vettura 2022 nei test di Abu Dhabi. Un primo contatto utile per prendere confidenza con il nuovo team con il quale lavorerà quest’anno.

Oscar Piastri in azione nelle scorse settimane con la MCL35-M. Credits: TW/@McLarenF1

COSA ASPETTARSI DA PIASTRI NEL 2023

È normale che, dopo il clamore avuto tra agosto e settembre attorno a lui, McLaren stia cercando di non aumentare le aspettative sull’australiano. Zak Brown ha ammesso come la prima necessità sarà quella di “togliere un po’ di ruggine e siamo sicuri che ci riusciremo in poco tempo” dopo il 2022 in panchina. Anche per Piastri stesso, l’obiettivo principale del 2023 sarà quello di “imparare il più possibile”: “Penso che ci sia tanto da imparare in F1”, ha detto a margine dell’accensione della MCL37 a Woking. “Se riusciamo a ottenere buoni risultati, questi sarebbero un bonus. Mettendo da parte proprio i risultati, fino a quando seguirò tutto al meglio, imparando il più possibile e svolgendo tutto nella maniera corretta, penso che essi arriveranno in maniera naturale”.

Oscar Piastri prende contatto per la prima volta con la MCL36 nei rookie test di Abu Dhabi. Credits: TW/@McLarenF1

Non sarà facile per Piastri raccogliere l’eredità di Ricciardo, che l’anno scorso con McLaren ebbe grosse difficoltà. Piastri dovrà essere capace di andare oltre i possibili problemi della MCL37, sperare che a livello tecnico la prima parte di Mondiale non si riveli complicata e cercare di stare vicino a Norris. Tutto quello che Ricciardo non era riuscito a fare nel 2022. Ma per un pilota che ha ottenuto risultati prestigiosi nelle formule minori, c’è il tempo di poter crescere e di poter provare a ripetere quanto fatto da Leclerc e Russell.

Mattia Fundarò