Per la prima volta nella storia della Formula Uno, il Gran Premio del Bahrain sarà disputato a porte chiuse. La decisione è stata presa dagli organizzatori per evitare un ulteriore rischio di contagio da Coronavirus nell’Emirato, che conta già un centinaio di persone colpite.

La corsa, nel comunicato ufficiale diramato questa mattina, viene definita “riservata ai partecipanti”. Nessun accesso per il pubblico sulle tribune dunque; non è ancora chiara quale sarà la posizione verso gli ospiti dei team, ma probabilmente sarà bloccata anche la distribuzione dei pass vip che consentono l’accesso a paddock e box. La decisione non giunge certo inaspettata; già nei giorni scorsi, infatti, era stato annunciato lo stop alla prevendita online dei biglietti per il weekend in questione.

“Come nazione ospitante la F1,- si legge nel comunicato ufficiale dei promotori- mantenere un equilibrio sul benessere dei sostenitori e degli spettatori è una enorme responsabilità. Considerata la costante espansione globale del Covid-19, disputare un grande evento sportivo aperto al pubblico con strette interazioni fra i fans locali e i viaggiatori internazionali non sarebbe stata la cosa giusta in questo momento. Sappiamo quanti saranno delusi da questa notizia, specialmente chi aveva in programma di presenziare all'evento, ma la sicurezza deve rimanere la nostra priorità”.

Nel comunicato, inoltre, viene garantita la regolare copertura televisiva, che necessita a sua volta di personale dedicato, in modo che l’evento possa comunque restare fruibile al pubblico di tutto il mondo. In chiusura, si sottolinea come le misure prese in Bahrain siano state finora molto efficaci nella prevenzione e nella cura del Covid-19.

Il Coronavirus, dunque, sta pesantemente influenzando anche il mondo del motorsport in generale e della Formula Uno in particolare. Il GP del Bahrain, sarà il secondo in calendario dal 20 al 22 di marzo. Il weekend prossimo verrà disputata la gara australiana a Melbourne. I preparativi come se la gara si dovesse svolgere sicuramente con la presenza del pubblico, anche se le autorità australiane restano sul chi vive. La decisione delle autorità del Bahrain sicuramente è dettata da una prudenza e da un buon senso senza dubbio apprezzabili. Resta da verificare la questione relativa ai team e ai loro membri, nel caso uno di questi risultasse positivo al tampone all’arrivo in aeroporto.

Ross Brawn ha assicurato che verrà fatto di tutto per garantire il regolare svolgimento della stagione, Cina esclusa. Le prossime ore saranno cruciali per capire se veramente sarà possibile disputare le 21 gare in calendario, o se, come accaduto in MotoGP, si dovrano effettuare rinvii o annullamenti ulteriori.

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Nicola Saglia