Il libro sul rapporto tra la Formula 1 ed il Portogallo torna ad arricchirsi di un nuovo capitolo. A distanza di ventiquattro anni dall'ultima edizione, i bolidi del Circus torneranno in terra lusitana, per la "prima" assoluta sul circuito di Portimao. La storia ha però regalato momenti indimenticabili, capaci anche di segnare il destino delle sfide iridate. Con una curiosità da sottolineare: l'Estoril, infatti, non è stato l'unico impianto ad ospitare un Gran Premio...

GLI ESORDI A PORTO

La prima edizione del Gran Premio del Portogallo ebbe luogo nel lontano 1958, quando il Circus della Formula 1 approdò sul circuito cittadino di Porto per la nona prova stagionale. Ad imporsi in quella occasione fu Stirling Moss al volante della Vanwall, con Mike Hawtorn che grazie al secondo posto conquistò punti fondamentali nel percorso che lo avrebbe portato alla conquista del titolo mondiale.

Il 1959 vide invece la gara disputarsi sul circuito di Monsanto, ricavato nell'omonimo parco situato alla periferia di Lisbona. Il tracciato, che consentiva il raggiungimento di medie orarie superiori ai 155 km/h, vide un nuovo successo di Stirling Moss al volante della rivoluzionaria Cooper-Climax dotata di motore al posteriore.

ESTORIL PRESENZA "STORICA"

Dopo un saltuario ritorno a Oporto per l'edizione 1960, il Portogallo dovette attendere ben ventiquattro anni prima di tornare ad ospitare un Gran Premio. L'occasione si presentò grazie al circuito di Estoril, che nel 1984 ospitò l'ultima prova iridata assegnando a Niki Lauda il titolo per mezzo punto nei confronti di Prost.

Da quel momento, il circuito ospitò ininterrottamente il Circus fino al 1996, diventando un appuntamento tradizionale ed in grado di regalare momenti emozionanti. Nell'edizione 1985, disputatasi sotto una pioggia battente, Ayrton Senna conquistò il suo primo successo in Formula 1. Nel 1989 andò in scena il "patatrac" firmato da Nigel Mansell che, non accortosi della bandiera nera, proseguì la sua gara andando a speronare la McLaren di Senna. Sempre il britannico fu protagonista l'anno seguente, ostacolando il compagno Prost al via e poi imponendosi al volante della Ferrari, in una gara interrotta con la bandiera rossa per via dell'incidente occorso ad Alex Caffi.

EMOZIONI FORTI E GRANDI VITTORIE

Sempre a proposito di incidenti, impossibile dimenticare il pauroso volo di Riccardo Patrese nell'edizione 1992 dopo il contatto con la McLaren di Berger. Sempre l'austriaco fu protagonista l'anno successivo di un pericoloso urto all'uscita della corsia box, quando venne sfiorato dalle monoposto che sopraggiungevano in rettilineo. L'ultima edizione fu datata 1996, con il successo colto da Jacques Villeneuve dopo uno splendido sorpasso all'esterno nei confronti di Michael Schumacher.

Adesso tocca a Portimao scrivere una nuova pagina di questa storia. Un circuito sicuramente spettacolare, caratterizzato da una serie di saliscendi che gli hanno già fatto guadagnare l'appellativo di "rollercoaster" della Formula 1. Bentornato, Portogallo.

Marco Privitera