Il disastroso avvio del campionato 2020 di Formula 1 per la Ferrari registra un clamoroso zero nel conto dei punti guadagnati al GP della Stiria: Vettel e Leclerc entrano in collisione al primo giro e la gara delle Rosse finisce lì.

Collisione in Curva 3

Allo scatto, entrambe le Ferrari vengono risucchiate a centro gruppo: arrivate in Curva 3, Vettel approccia la piega in maniera conservativa, mentre Leclerc cerca un varco all'interno del tornante, dove non c'è spazio.

Il risultato è una collisione tra i due, con il tedesco che si ritira subito a causa dell'ala posteriore danneggiata e il monegasco qualche minuto più tardi, in virtù del danneggiamento del fondo vettura.

La parola ai piloti

Appena ritornato ai box, Vettel non aveva idea chi fosse l'autore del tamponamento.

Il tedesco ha poi spiegato: "Stavo prendendo Curva 3 in maniera tranquilla, quando qualcuno è entrato dall'interno. Sono stato veramente sorpreso, perché ero alla corda e non mi aspettavo che Charles provasse a fare qualcosa. Penso non ci fosse lo spazio."

Leclerc, dal canto suo, si è assunto la responsabilità dell'accaduto: "Ho fatto un pessimo lavoro oggi. Posso essere soltanto rattristato dall'accaduto, anche se questo non è abbastanza. Il team attraversa un momento difficile e non meritavamo niente di questo. Ho buttato gli sforzi della scuderia nel cassonetto."

Le dichiarazioni di Binotto

Mattia Binotto cerca di smorzare qualsiasi impeto polemico nel dopo-gara: "Credo che oggi la responsabilità sia ovvia, ma senza intenzione; è difficile vedere una conclusione del genere in questo fine settimana. Adesso però non dobbiamo cercare colpevoli, dobbiamo restare uniti a Maranello e cercare soprattutto di non partire a metà griglia. Ho parlato a entrambi i piloti, non c'è nessun problema tra di loro. Hanno riconosciuto l'errore, spiace a noi, dopo tanti sforzi, finire così una gara."

Tra una settimana l'Ungheria

La Ferrari esce dal double header austriaco con il morale sotto i tacchi e molti temi su cui lavorare.

L'incidente in Curva 3 può e deve essere valutato come un contatto di gara, ma se si pensa allo step evolutivo portato (in anticipo) dalla scuderia di Maranello, le proporzioni di questo patatrac diventano enormi. Non conosceremo mai la comparazione tra la configurazione precedente e quella attuale della SF-1000. Un'occasione persa, considerando l'impiego della stessa pista.

Binotto sottolinea come sia necessario lavorare per non partire a metà griglia e risollevarsi nelle posizioni più alte, ma, visti anche i problemi delle altre scuderie motorizzate da PU Ferrari, sembra un esercizio piuttosto critico e certamente non attuabile dall'oggi al domani.

L'eventualità in Curva 3 (che, ci teniamo a sottolineare ulteriormente, è un normale incidente di gara) è stata innescata da una svista di Leclerc e questo potrebbe quietare sin dal nascere qualsiasi moto di scompiglio all'interno di una scuderia, in cui la situazione sembra essere più delicata ogni giorno che passa.

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Luca Colombo