Le qualifiche del GP d’Olanda di F1 verranno ricordate per la super pole position di Max Verstappen, ma anche per un problema riguardante la sicurezza. Durante la sessione infatti alcuni tifosi olandesi hanno lanciato dei fumogeni in pista, causando anche una bandiera rossa.

PROBLEMA SICUREZZA

Un problema, quello dei fumogeni, che già preoccupava i piloti prima delle qualifiche del GP Olanda di F1, e che si è puntualmente realizzato durante la Q2. Alcuni tifosi infatti hanno provocato con un razzo del fumo arancione in pista, obbligando i commissari ad esporre la bandiera rossa. Nonostante infatti questi ultimi siano vietati, degli spettatori sono riusciti comunque a portarli all’interno del circuito. I fumogeni infatti potrebbero causare un grande problema a livello di sicurezza, sia a livello di visibilità ma soprattutto come detriti in pista. 

Se questi razzi dovessero impattare contro le monoposto potrebbero esserci delle consequenze ben più serie della semplice bandiera rossa, mettendo a serio rischio l’incolumità dei piloti stessi. Un gesto, quello dei tifosi “orange”, veramente sconsiderato e che va oltre la passione ed il tifo per il proprio pilota preferito. Non condanniamo i fumogeni in se, che in diversi Gran Premi hanno fatto la loro comparsa colorando le tribune, ma lanciarli in pista è un atto veramente deplorevole e pericoloso.

VERSTAPPEN CONDANNA IL GESTO

Gesto che comunque è stato condannato dopo le qualifiche del GP Olanda F1 anche da parte di Max Verstappen, che ha dichiarato: “A queste persone semplicemente dico di non farlo, non serve a nessuno. Loro vengono allontanati non potendo vedere più nulla ed è anche pericoloso per i piloti. In più la sessione viene interrotta. Tenere dei razzi è bello, ma ovviamente c'è un limite. Gettarli in pista è semplicemente stupido e la persona che l'ha fatto è stata espulsa”.

Anche la direzione gara ha preso posizione a riguardo della questione fumogeni, appellandosi al buon senso dei migliaia di tifosi presenti e promettendo sanzioni severe se dovesse accadere di nuovo. La speranza è che non ci sia un ripetersi della situazione durante il Gran Premio poiché oltre a mettere a rischio l’incolumità dei piloti stessi si andrebbe a falsare il risultato finale della gara tra safety car e bandiere rosse.

Julian D’Agata