Le FP3 del GP di Monaco si chiudono con la migliore prestazione di Max Verstappen davanti al duo Ferrari. Lettura difficile dei rapporti di forza in campo, in una sessione caratterizzata dal traffico e da due bandiere rosse, di cui una chiude anzitempo le attività.

Venerdì di riposo

Dopo la consueta (per Montecarlo) giornata di non attività in pista del venerdì, piloti e scuderie tornano in pista. Rispetto alle condizioni del giovedì, la temperatura ambientale è mediamente più fredda e il tracciato deve essere nuovamente gommato.

Come sempre, i piloti sono impegnati nei vari programmi tra simulazioni di qualifica e passo gara. Una costante delle ultime prove, che si ripeterà di sicuro in qualifica, risulta essere quella relativa al traffico, soprattutto nei giri di lancio e in quelli "buoni".

Ferrari in gran spolvero?

Con la pista che va mano a mano gommandosi, i tempi calano. Ancora una volta le Mercedes sembrano avere la situazione sotto controllo, mentre la Red Bull pare in affanno. A complicare la situazione per la scuderia di Milton Keynes si inserisce la prestazione della Ferrari, veloce con entrambi i piloti anche in questa sessione.

Nel duello tra Mercedes e Red Bull, i primi hanno sparato le cartucce della simulazione di qualifica nella prima parte delle prove. Per la scuderia di Verstappen e Perez, invece, le prove sul giro secco sono localizzate nella parte finale della sessione.

Bandiera rossa

A circa dieci minuti dal termine, Latifi ha un contatto con il muro nella zona della Chicane delle Piscine. I commissari di pista espongono bandiera rossa per recuperare la Williams danneggiata.

Proprio in questo lasso di tempo, la Red Bull pianificava le prove "veloci" con la gomma a spalla rossa. Alla ripresa della sessione, Verstappen comanda il trenino delle monoposto, giusto per avere aria libera e testare la condizione da qualifica. Quando mancano poco più di cinque minuti alla bandiera a scacchi, proprio l'olandese segna il tempo che fa l'andatura, in 1:11.294.

Come giovedì, la sessione vede la chiusura anzitempo con una bandiera rossa causata da Mick Schumacher, che oggi finisce duramente contro il muro al Casino.

Analisi dei tempi

Oggettivamente i tempi record del 2019 sono parecchio lontani. Le FP3 vedono, in conclusione, una Red Bull al comando davanti alle due Ferrari. Le Mercedes, leggendo globalmente la lista dei tempi, paiono essere in difficoltà. Bisogna dire, però, che la scuderia di Brackley ha cercato i tempi nella prima fase della sessione, mentre gli altri si sono migliorati più avanti.

Probabilmente ci troviamo di fronte ad una snervante partita a scacchi, di cui vedremo meglio le mosse nella sessione di qualifica oggi pomeriggio.

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Luca Colombo

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