Come previsto nell'ultima settimana, Mercedes ha portato a Monaco per il GP di F1 il pacchetto di evoluzione per la W14, che accantona il concetto "zero sidepod": andiamo a scoprire le novità, anche in assenza di fotografie ufficiali, della "nuova base" (parole di Toto Wolff) con la quale la scuderia di Brackley tenterà l'aggancio con Red Bull sul breve e medio termine.

Nuovo concetto

La nuova versione della monoposto "funziona" su un concetto totalmente differente da quello precedente. Per questi motivi sottolineiamo subito come la scuderia di Brackley dovrà conoscere la nuova vettura e costruire una nuova base di informazioni sulla quale lavorare in ottica di sviluppo. Partendo da questo punto di vista, possiamo concludere che il lavoro mira ad ottenere risultati sul medio periodo, quindi in ottica 2024. Se il nuovo modello raccoglierà qualcosa prima...tanto meglio per la scuderia anglo-tedesca.

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Toto Wolff in merito al piano evolutivo della W14, della quale a Montecarlo vedremo il primo passo, ha dichiarato che come scuderia non prevedono clamorosi salti in avanti, tuttavia contano nell'offerta di "una piattaforma più stabile e prevedibile, da sviluppare nelle settimane e nei mesi a venire". Il pacchetto, che stravolge il concetto di zero ingombri delle pance laterali, comprende una nuova sospensione anteriore, nuove pance e un nuovo fondo. In tutto questo Mercedes ha apportato delle modifiche al servosterzo.

Le novità

Osservando i primi scatti "rubati" nella corsia box a Montecarlo, possiamo notare la completa rivisitazione dei sidepod. La superficie della sezione d’entrata delle prese laterali ha subito un allargamento, mentre la parte che va verso la coda della vettura ha un andamento accentuato verso il basso. Il sottosquadro all'ingresso delle prese non ha la caratteristica accentuata della Red Bull, così come l'andamento geometrico delle pance laterali.

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Mercedes, abbandonando il concetto di zero ingombri che aveva portato avanti dalla passata stagione, doveva scegliere come impostare l'evoluzione. Una copia carbone della Red Bull aveva poco senso dal punto di vista ingegneristico, ma anche dal punto di vista produttivo. Del resto la componentistica al di sotto della carrozzeria detta la forma geometrica della zona e, ad esempio, una nuova progettazione delle masse radianti avrebbe richiesto troppo tempo e troppe risorse.

Mani legate

Va notato, tuttavia, che l'impostazione del telaio Mercedes, con il posizionamento dei coni anti-intrusione in prossimità dell'ingresso del condotto Venturi, rende la monoposto più assimilabile alla Red Bull. In altre parole, se per questo motivo la Ferrari non può pensare di sviluppare soluzioni Red Bull nella parte anteriore delle pance, la scuderia di Brackley può.

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La parte superiore di tutta la zona delle pance rimane di chiara ispirazione Red Bull, pur risultando più semplice. In ogni caso questa "rivoluzione" va letta nel contesto dell'alimentare con aria pulita la zona tra la gomma posteriore e la parte laterale del fondo. Il downwash non risulta estremo, tuttavia il posizionamento dei flussi ora segue la via tracciata dalla scuola Red Bull.

Sospensione anteriore

Lo schema della sospensione anteriore ha subito un evidente cambiamento, seppure non strutturale. In questo caso i vincoli di tempo e budget hanno impedito a Mercedes di portare avanti una "rivoluzione" nell'elemento. La scuderia di Brackley ha portato a Monaco un compromesso per cercare di creare un effetto "anti-affondamento", così che la vettura possa viaggiare con un'altezza da terra più bassa e soprattutto costante durante il movimento. Il telaio non ha subito modifiche, tuttavia l'attacco anteriore del triangolo superiore ora pare più in alto rispetto al mozzo della ruota. L'accorgimento dovrebbe fornire un beneficio aerodinamico nell'indirizzamento dei flussi e a livello meccanico dovrebbe permettere più agio nell'utilizzo di molle più morbide.

Non esistono "bacchette magiche"

Mercedes ha dunque cercato di correggere fin dove possibile il concetto tecnico fino ad oggi intrapreso ed indirizzare una nuova base di sviluppo. I piloti avranno a che fare con una monoposto che darà sensazioni differenti alle quali dovranno fare abitudine. Dopodiché il ciclo di sviluppo prenderà la sua strada, andando avanti in ottica 2024, quando da Brackley prenderà la via della pista una monoposto filosoficamente slegata al concetto portato avanti fino ad oggi. Le simulazioni parlano di una vettura non drasticamente più veloce della precedente, ma, come detto da Toto Wolff, "in questo sport non esistono bacchette magiche".

Luca Colombo