Lewis Hamilton esce dal weekend di Imola con un secondo posto di cui può essere certamente soddisfatto, visto soprattutto il modo in cui è maturato. La sensazione, però, è che oggi Lewis abbia mostrato il suo volto più “umano”, commettendo un errore da rookie dopo una partenza non brillante.

La pole position non aiuta, Verstappen passa subito

Le condizioni di gara a Imola erano veramente al limite allo spegnimento dei semafori. La pioggia caduta copiosa ha infatti reso il tracciato situato sulle rive del Santerno insidioso anche per i piloti più esperti, e in tanti hanno commesso errori o sono usciti di pista.

Al via, Hamilton ha subito subito l’attacco di un indiavolato Max Verstappen. L’olandese, che partiva terzo, ha beffato il team mate Perez, per poi attaccare l’inglese al Tamburello. La traiettoria interna scelta da Max non ha lasciato scampo a Lewis, parso anche un po’ sorpreso dalla sua aggressività, e costretto ad alzare il piede per non finire nella ghiaia.

A questo punto, per Hamilton è iniziata una corsa all’inseguimento della Red Bull numero 33. Il distacco tra i due è arrivato anche a toccare i sei secondi, ma con l’asciugarsi della pista e l’inizio dei doppiaggi Lewis era riuscito a portarsi a meno di due secondi, favorito da una vettura più a suo agio in queste condizioni. Al 31° giro, però, dopo un pit stop leggermente lungo, l’episodio che ha segnato la gara di Lewis.

Il lungo alla Tosa, la bandiera rossa e la rimonta

Nel tentativo di doppiare l’Aston Martin di Stroll, per non perdere terreno da Verstappen, Lewis ha forzato la staccata alla Tosa, uscendo dalla traiettoria asciutta e andando sull’umido. La sua Mercedes è diventata quindi inguidabile, finendo nella sabbia e impattando leggermente contro il muro esterno. L’inglese è stato però in grado di riprendere la pista con una retromarcia ai limiti del regolamento.

Hamilton è stato costretto a tornare ai box per cambiare ala anteriore e gomme, e la gara sembrava compromessa, anche perchè si è ritrovato doppiato. A cambiare tutto è stato il gran botto tra Russell e Bottas, che ha provocato prima la Safety Car e poi la bandiera rossa per pulire la pista piena di detriti al Tamburello.

In questo modo, Lewis ha potuto sdoppiarsi, ritrovandosi a partire in settima posizione con il distacco dai primi praticamente azzerato. Alla ripartenza, non effettuata dalla griglia ma lanciata, Hamilton quindi ha potuto attaccare e mettere in atto la rimonta che lo ha portato alla seconda posizione finale.

Belli i sorpassi effettuati dall’inglese, tutti in staccata al Tamburello. Molto bravo soprattutto a vincere le resistenze delle due McLaren, velocissime sul dritto a Imola. Meno complicato passare Sainz e Leclerc, cin la Ferrari che ha ancora nella velocità di punta il tallone d’Achille.

Oggi, Lewis ha mostrato una faccia di sè che da qualche tempo non vedevamo. Doveva essere perfetto per battere Verstappen, e proprio non lo è stato. L’errore che rischiava di rovinargli definitivamente la gara ce lo si può aspettare da un rookie, non certo da un sette volte Campione del Mondo. Il tentativo di doppiaggio in quel punto era veramente difficile, dettato forse dalla foga e dalla voglia di andare a passare Verstappen davanti a lui.

In ogni caso, Lewis resta leader del Mondiale grazie al punto conquistato per il giro più veloce della gara. Resta immutata la sua buona stella: senza l’incidente di Bottas, avrebbe finito la gara doppiato e con meno della metà dei punti. Una cosa però è certa: se vorrà conquistare l’ottavo Titolo, dovrà essere perfetto per battere Verstappen e la Red Bull in questo 2021!

Nicola Saglia