Non serviva un indovino per capire che il Campionato F1 Costruttori del 2020 sarebbe finito in casa Mercedes e nel GP dell'Emilia Romagna la scuderia di Brackley finalizza il settimo campionato di fila.

Non una novità

Le statistiche già prima del via non davano troppe speranze alla Red Bull. Nel momento in cui Verstappen ha concluso la sua gara nella ghiaia la concretizzazione del Costruttori era dietro l'angolo.

La cavalcata della scuderia di Brackley ha lasciato fino ad oggi solo due round alla concorrenza. Solo nella prima fase di campionato pareva possibile un minimo di competizione, ma da settembre in poi i giochi sembravano già fatti.

Il meccanismo

Per vincere il Costruttori serve una vettura molto competitiva, soprattutto in una gara a due. La W11 rappresenta una summa tecnica di quanto la Mercedes abbia portato in pista dal 2017 in poi, a cominciare dal concetto aerodinamico introdotto quell'anno.

La forza della scuderia risiede anche nel lavoro di squadra. Mercedes ha giocato quasi sempre a due punte, mentre la Red Bull ha puntato esclusivamente su Verstappen.

Tralasciando discorsi sull'evidente contributo di Hamilton, non va sottovalutato il lavoro di Wolff, soprattutto sul piano politico.

Affinità con la Ferrari

Le statistiche parlano di numeri migliori rispetto a quelli dell'era Schumacher in Ferrari. I due periodi non sono comparabili, Mercedes ha avuto gioco fin troppo facile nei primi anni del turbo-ibrido, ma le dinamiche sono molto simili.

Forse il vero merito della scuderia sta nell'avere imparato ed applicato una lezione molto difficile. Settimo campionato Costruttori consecutivo: piaccia o non piaccia, Mercedes entra nella Storia.

Luca Colombo