Nessuno si aspettava un GP di F1 dell'Azerbaijan come quello andato in onda domenica, come nessuno si aspettava una gara sprint di tre giri: com’è andata a Baku la gara dei quattro campioni del mondo in griglia?

Sebastian Vettel (2° posto)

La gara di domenica restituisce al pubblico il tedesco dei tempi migliori, in palla e sul pezzo. Sebastian sfrutta a piene mani gli errori di chi ha davanti, trovandosi al secondo start in un'invidiabile posizione di partenza. Parlare di fortuna in questo caso suona davvero riduttivo, perché in gara la consistenza di Vettel non viene mai messa in discussione. Il risultato, dunque, è una capitalizzazione del buon lavoro mostrato in pista. Presto per parlare di un'inversione di tendenza rispetto ad un anonimo inizio di campionato, ma Sebastian c'è.

Fernando Alonso (6° posto)

Baku esalta l'esperienza di Fernando, che tiene lontano dai guai la sua Alpine e conclude al sesto posto. Lo spagnolo fa molto lavoro sporco a centro gruppo, regalando spettacolo. Le potenzialità della monoposto transalpina rimangono sempre paragonabili alla risoluzione di un rebus stereoscopico, tuttavia Fernando riesce a portare a casa un risultato degno di nota, soprattutto dopo le ultime opache apparizioni.

Kimi Raikkonen (10° posto)

Primo punto in campionato anche per Raikkonen, che si districa bene nella mini-gara da tre giri in Azerbaijan. Anche nel caso di Kimi, l'esperienza gioca a suo favore, unita ad un ritmo piuttosto solido nella fase centrale del Gran Premio. Arrivati a questo punto del campionato il potenziale dell'Alfa Romeo Racing rimane un punto di domanda. Nonostante tutto, possiamo parlare di due costanti. La prima: il passo gara come pezzo forte della vettura di quest'anno. La seconda: Kimi sempre sul pezzo in gara.

Lewis Hamilton (15° posto)

L'erroraccio durante la seconda partenza risulta inspiegabile, anche se pare essere figlio di un pasticcio con le impostazioni di bilanciamento. Lewis fa la differenza fino alla ripartenza, tenendo in linea di galleggiamento una Mercedes che sul tracciato di Baku naufraga con Bottas. Ai posteri l'ardua sentenza sulla veridicità del qui pro quo con le impostazioni sul volante alla seconda partenza e sul misterioso brake magic. In ogni caso, Hamilton lascia a Baku almeno una decina di punti pesantissimi in ottica campionato.

Luca Colombo

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