È di Sergio Pérez il miglior tempo a Baku nell’ultima sessione di libere del Gran Premio dell’Azerbaijan. In una sessione iniziata con 15’ di ritardo per i lavori di riparazione delle barriere dopo una caotica Sprint Race di F2, Pérez ha chiuso la sessione con un 1.43.170. Un crono che consente al messicano di terminare davanti a Charles Leclerc (+0.070), al compagno di squadra Max Verstappen (+0.279) e a Carlos Sainz (+0.426).

Duello infinito

Continua quindi il duello tra Ferrari e Red Bull, che oggi si giocheranno verosimilmente anche le prime due file, visto il gap che i due team hanno sul resto del gruppo comandato dalle McLaren di Lando Norris, 5° a 1”2, e Daniel Ricciardo, 6° a 1”3. Se però tra i primi 4 e il resto del gruppo c’è un gap importante, c’è da segnalare come tra lo stesso Norris e Tsunoda, 16°, c’è solo mezzo secondo di distacco, segno che la lotta per entrare in Q3 a Baku sarà più serrata che mai.

Dietro le due McLaren, che è sicuramente il team che ha mostrato la crescita più importante rispetto a ieri, al 7° posto troviamo l’AlphaTauri di Gasly (autore del maggior numero di giri in questa sessione, 21), seguito da Russell, Ocon e Vettel che completano la top-10.

Focus sul giro secco

A differenza di quanto ci si poteva aspettare prima del via dell’ultimo turno di libere, i team non hanno provato il passo in vista del GP di domani (che scatterà alle 13, ndr). Quasi tutti si sono invece concentrati sul giro secco ottenendo così buone indicazioni in vista della qualifica, che avrà il via alle 16.15, sia in ottica di set-up sia in ottica di durata delle gomme, visto che le gomme soft sembrano tenere bene per più giri consecutivi.

Più indietro, rispetto a ieri, Fernando Alonso: dopo il 4° posto delle FP2, lo spagnolo, con un'Alpine velocissima nell'ultimo settore, ha passato quasi tutto il turno nelle ultime posizioni, piazzando solo alla fine un 1.44.842 che gli consente di ritrovarsi all’11° posto davanti a Lewis Hamilton. Il 7 volte campione del Mondo, solo 12°, ha lamentato in più occasioni (come il suo compagno di squadra Russell) un posteriore ballerino e nel finale si è ritrovato con un motore a regimi limitati per il chilometraggio. Non ottimi segnali in vista di una qualifica dove l’inglese non ha l’accesso al Q3 così sicuro come poteva sperare.

La classifica finale delle FP3. Fonte: TW/@F1

Mattia Fundarò