Il contatto tra Hamilton e Albon è stato sicuramente un momento chiave del Gran Premio d’Austria. Dalla conseguente penalità inflitta al britannico è derivato l’inaspettato primo podio in carriera di Lando Norris alle spalle di un sontuoso Leclerc nelle fasi conclusive della gara austriaca.

Brasile 2019. Penultimo giro, ripartenza dopo la Safety Car. Alex Albon perde il podio alla Bico de Pato per mano di una manovra azzardata di Lewis Hamilton. Il britannico verrà penalizzato di 5’’ al termine della gara.

Otto mesi e due gare dopo il copione si ripete in Austria. Alla ripartenza dopo la Safety Car la lotta per la seconda posizione tra Hamilton e Albon culmina in un contatto ai danni del pilota anglo-thailandese. Si tratta della seconda occasione mancata per il pilota della Red Bull, ancora una volta vicinissimo al primo podio della sua carriera in F1.
Gli stewards hanno decretato una penalità di 5 secondi da applicare al tempo finale del sei volte campione del mondo, esattamente come accadde in Brasile nel 2019.
Ironia della sorte, la dinamica Albon-Hamilton ha avuto come conseguenza un piazzamento a podio da parte della McLaren, oggi festante grazie al terzo posto di Lando Norris.

Albon non nasconde la propria delusione, rimarcando la propria convinzione di poter vincere la gara senza il contatto con Hamilton. Inevitabile il paragone con quanto accaduto in Brasile, e in merito alla responsabilità dell’incidente Albon ha le idee chiare.

È un episodio ancora fresco quindi devo stare attento a ciò che dico, ma non c’è nulla da aggiungere a parte che sia molto frustrante. Ritengo che avremmo potuto vincere la gara facilmente. Avevamo un’ottima strategia, i ragazzi sono stati impeccabili nei pit stop. Abbiamo avuto fortuna con la Safety Car, ma il feeling con la macchina era buono” ha dichiarato il pilota anglo-thailandese.

Pensavo di aver già completato il sorpasso su Hamilton, e stavo già pensando a raggiungere Bottas il giro successivo. Il contatto con Lewis è successo così tardi mentre percorrevamo la curva che mi ha sorpreso. Ero al limite e sapevo di avergli concesso tutto lo spazio possibile. Questa volta ero io ad attaccare e lui si stava difendendo. Non penso che questa volta faccia più male del Brasile, ma in quell’incidente la responsabilità era forse 50/50. Questa volta no”.

Toto Wolff accorre in difesa di Hamilton, soffermandosi non tanto sulle dinamiche quanto sulla decisione degli stewards: "Albon aveva circa il 40% di pista libera in curva ed era diverso dal primo giro.Secondo me, non è giustificato, ma riconosco la complessità del lavoro, non è facile prendere le decisioni. Alcune sono a tuo favore, altre no" ha chiosato.

F1 | GP AUSTRIA: BOTTAS VINCE, LECLERC E NORRIS FANNO IL MIRACOLO!

Beatrice Zamuner