Quando 12 millesimi ribaltano la situazione: la redenzione di Valtteri Bottas ricomincia dall'Austria, teatro del primo gran premio di un 2020 atipico. Il finlandese ha firmato il record della pista e battuto il compagno di squadra Lewis Hamilton, protagonista assoluto nelle sessioni di prove libere a Spielberg, conquistando la sua dodicesima pole position in carriera per poco più di un centesimo di secondo.

Nonostante un errore nelle ultime battute della sessione di qualifica, Bottas non ha fallito, aggrappandosi a quella prima posizione tanto desiderata. Sarà in grado di portare a casa il risultato quando conterà?

Valtteri Bottas e Max Verstappen sono stati designati come potenziali outsider di una stagione di Formula 1 già segnata, più breve rispetto al solito, atipica, in cui ogni l'entità di ogni errore risulterà amplificata. Sono proprio loro a stringere Lewis Hamilton, secondo in qualifica, nella morsa della griglia di partenza.

Quello di Bottas in qualifica è stato un crescendo silenzioso, con un solido giro nel Q2 e una gestione magistrale del tempo nel Q3. Bottas fa sentire la sua presenza, nonostante un'escursione e un testacoda mentre Hamilton tentava di strappargli la migliore prestazione.

Con la nuova livrea a sostegno del movimento 'Black Lives Matter' la Mercedes ha voluto iniziare la stagione lanciando un messaggio forte, ma è ancora più forte l'intento di Valtteri Bottas di sovvertire l'ordine delle classifiche. Il finlandese sa che non può permettersi di guadagnare ancora una volta un riduttivo -seppur conveniente- rinnovo annuale.

Tuttavia è consapevole del fatto che, dato l'approccio rilassato di Toto Wolff nei confronti delle trattative in vista del 2021, saranno i risultati a parlare e potrà giocarsi il tutto e per tutto in pista almeno per le prossime dieci settimane, durante le quali assisteremo a ben otto gare.

RISCHIO DI UN DÉJÀ-VU?

A questo punto sorge spontaneo il paragone con la prima gara della stagione 2019, ormai negli annales per la frase sibillina "To whom it may concern" pronunciata da Bottas in seguito al trionfo in Australia.

Da quel momento in poi, però, il finlandese, malgrado altri tre successi conquistati nel corso della stagione, ha iniziato a perdere nuovamente il proprio smalto, non riuscendo a tradurre in risultati costanti la sua fame di vittorie.

Quest'anno, complici la pandemia e un pacchetto competitivo su cui contare, i presupposti per un nuovo inizio da parte di Valtteri Bottas ci sono tutti e intanto non ci resta che dire… "Buona la prima"!

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Beatrice Zamuner