Malgrado una pista dalle caratteristiche differenti rispetto al Bahrain, anche in Arabia Saudita il ruolo di grande favorita spetta alla Red Bull. Nelle mani di Pérez e Verstappen la RB19 ha messo in mostra un ottimo ritmo con entrambe le mescole. Ferrari e Aston Martin, con Alonso, si equivalgono e si giocano il ruolo di seconda forza. Dietro di loro potrebbe essere lotta tra un’ottima Alpine e un’incostante Mercedes per il ruolo di quarto team in pista.

Tutti dietro alla Red Bull? Sul passo gara la RB19 ha due decimi di vantaggio sulla concorrenza. Credits: Red Bull Content Pool

RED BULL GRANDE FAVORITA

La RB19 si conferma una vettura estremamente efficiente e veloce. Max Verstappen e Sergio Pérez, rispettivamente 1° e 3° dopo le FP2, sono stati gli unici, assieme a Fernando Alonso, a chiudere con un miglior tempo inferiore all’1.30. Un primo segnale che ci consente di considerare sicuramente il duo Red Bull grande favorito per la pole, già conquistata qui nel 2022 con Pérez. Anche sul passo gara, Red Bull si conferma al top, con Pérez che è risultato il migliore in assoluto. Il messicano ha girato sul 35.0 medio lavorando su uno stint con gomma media, facendo meglio di Verstappen: “Abbiamo avuto qualche problema con la macchina a livello meccanico, che speriamo di risolvere domani e che speriamo ci dia una mano sul passo", ha spiegato Pérez. "L’obiettivo è quello di avere un’idea migliore su dove ci troviamo, c’è stata un po’ di inconsistenza. Nel complesso sembriamo forti, ma gli avversari sono vicini come ci aspettavamo. Il mio rivale principale? Spero sia Max, significherebbe che siamo in una posizione ottima ma ci aspettiamo che arrivino anche altri team”.

Sergio Pérez è stato colui che ha messo in mostra il miglior ritmo gara. Credits: Red Bull Content Pool

Il campione del Mondo in carica è stato estremamente costante e girando anch’egli sul 35 basso, ma con gomma soft. Il tutto nonostante qualche problema con le scalate avvertito nel long run ma che Verstappen stesso ha minimizzato definendo la cosa come una “rifinitura che facciamo sempre”. “Penso che la giornata sia stata positiva, sicuramente ci sono cose che dobbiamo fare meglio”, ha detto Verstappen. “Sul passo gara mi sembra che siamo tutti vicini, a causa della gestione delle gomme che non ti permettono di spingere qui. I tempi sul giro sono tutti ravvicinati, sicuramente la situazione non è pari a quella del Bahrain”.

Fernando Alonso sembra in lizza per il podio anche a Jeddah. Credits: TW/@AstonMartinF1

ASTON MARTIN PRIMA INSEGUITRICE

Come in Bahrain, anche in Arabia Saudita sembra l’Aston Martin di Fernando Alonso la rivale principale della Red Bull in vista di qualifiche e gara. Alonso ha diviso le due Red Bull nella classifica finale del secondo turno di libere, mentre sul passo gara lo spagnolo, rispetto a Pérez, si trova a 2 decimi di distacco a parità di mescola. Un segnale positivo per l’Aston numero 14, il cui ritmo è in linea con quello di Verstappen e Sainz (che hanno girato però con la soft in simulazione gara), meno per Alonso che non si espone con possibili proclami: “Il venerdì non è sempre rappresentativo, in Bahrain eravamo primi e poi ci siamo trovati in terza fila in qualifica”, ha commentato. “Abbiamo comunque provato quello che dovevamo provare, non penso che il bilanciamento sia quello ideale e siamo ancora alla ricerca di un po’ di grip, specialmente al posteriore. Per ora, comunque, le cose stanno andando bene, l’inizio è buono. Qualifica? Non saprei dire dove possiamo essere, sicuramente speriamo nel Q3”.

Lewis Hamilton sconsolato dopo le FP2: "La vettura è difficile da guidare". Credits: mercedesamgf1.com

MERCEDES INDIETRO

Anche a Jeddah la Mercedes non si è messa in mostra per il ritmo scintillante. Russell ha chiuso con il quinto tempo, tra le due Alpine di Ocon e Gasly, a oltre 4 decimi da Verstappen, mentre Hamilton ha chiuso 11° a 1” dalla vetta. Anche sul passo gara, Mercedes è risultata la quarta forza con un ritmo di 4 decimi superiore a quello messo in mostra da Pérez. E se Russell ha comunque mostrato una certa costanza, con giri tra il 35.2 e il 35.6, Hamilton è invece stato più altalenante nel breve run fatto sulla media, con due giri sul 34.9 e uno sul 36.1: “Ho fatto fatica in entrambe le sessioni, nelle FP2 le cose sono andate meglio ma mi sono ritrovato comunque a un secondo”, ha spiegato, sconsolato, il 7 volte campione del mondo. “Stiamo cercando di migliorare il bilanciamento della vettura, cercando di renderla più guidabile, ma è comunque difficile da guidare. Tutti stanno lavorando duramente, è solo una questione di tempo e dovremo essere pazienti. Ma a livello di prestazioni, siamo comunque in linea con il 2022”.

Alpine in top-6 a Jeddah e davanti a Mercedes sul passo gara. Credits: media.alpinecars.com

I POSSIBILI OUTSIDER

Importante la crescita dell’Alpine, che rispetto al Bahrain si è subito messa in mostra nelle parti alte della classifica e potrebbe minacciare il ruolo di quarta forza della Mercedes. Esteban Ocon, 4° a fine FP2, nel finale ha effettuato un run di 10 giri su gomma media girando sul 35.3 di media, con un 1.35.042 come miglior crono. A differenza del compagno di squadra, Pierre Gasly ha invece lavorato sulla gomma soft su uno stint di pari lunghezza, girando anche lui sul 35.3 di media con un picco sul 34.8 ripetuto in due occasioni. La A523 ha mostrato una buona costanza sul long run, a differenza proprio di una Mercedes che ora sembra essere nel mirino in vista di domenica. Jeddah si conferma, al momento, un circuito particolarmente apprezzato dal team francese, che 2 anni fa sfiorò il podio con Ocon e che con lo stesso pilota francese ottenne un sesto posto nell’edizione successiva.

Mattia Fundarò