Gara pazzesca oggi in quel di Jeddah, dove oltre ai pretendenti al titolo tra i protagonisti si è inserito anche Michael Masi. In una corsa che già preannunciava colpi di scena, il direttore di gara ci ha messo il suo con delle (in)decisioni insolite e surreali.

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INSPIEGABILE PRIMA BANDIERA ROSSA

A differenza di quanto pronosticabile, la gara è stata condotta in maniera regolare al via, con nessun incidente fino al decimo passaggio, quando Mick Schumacher ha perso il controllo della sua Haas, terminando la corsa contro le barriere.

Quattro giri alle spalle della safety car, con la vettura già rimossa ed ecco che viene sventolata la prima bandiera rossa della gara. Inspiegabile la scelta di Michael Masi di fermare la corsa in quel momento in nome della sicurezza, ma con le barriere tecpro rimaste intatte dopo l’impatto.

Corsa neutralizzata ed assist a Max Verstappen, rimasto in pista senza effettuare soste durante il rallentamento dettato dalla vettura di sicurezza.

MA IL PEGGIO DEVE ANCORA VENIRE

Nemmeno il tempo di ripartire ed ecco che il patatrac evitato al via è servito. Mentre Verstappen va lungo in curva 1 per difendersi da Lewis Hamilton, poco più dietro Sergio Perez si gira dopo un contatto con Charles Leclerc. Si innesca così un incidente che coinvolge anche George Russell e Nikita Mazepin, con conseguente bandiera rossa questa volta inevitabile.

Ma ecco che durante l’interruzione si assiste al peggio. Verstappen avrebbe dovuto cedere la posizione a Hamilton per il taglio in curva 1 se la gara non fosse stata interrotta. Ed ecco che Masi da vita ad una trattativa con la Red Bull per decidere la nuova griglia di partenza. Ne consegue la partenza dal palo di Esteban Ocon, seguito da Hamilton e Verstappen.

Questo l’episodio più clamoroso della giornata, ma aggravato da altri episodi chiave della gara, come la penalità di 5 secondi comminata a Verstappen per un altro taglio alla prima staccata. Resta inoltre tutto in sospeso per il tamponamento tra i due rivali al titolo nel tentativo di restituire la posizione al britannico da parte dell’olandese. Decisione rimandata a fine gara, che potrebbe portare ad un’ininfluente penalità in gara a Hamilton oppure ad una penalizzazione in griglia la prossima settimana.

Insomma, una gara spettacolare quella alla quale abbiamo assistito oggi, ma condizionata da decisioni discutibili di Masi, che ha dimostrato di non saper reggere la pressione di una sfida mondiale di questo calibro. Ma, quasi come fosse tutto studiato a tavolino, il caso vuole che tra Hamilton e Verstappen si decida tutto all’ultimo duello.

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Carlo Luciani