Una gara caotica, pazzesca e ricca di colpi di scena. A trionfare in Arabia Saudita è Lewis Hamilton, al termine di un Gran Premio infinito e caratterizzato da bandiere rosse, incidenti, penalità discutibili e duelli rusticani. Un successo che consente al britannico di appaiare al comando della classifica Max Verstappen (oggi secondo), in vista del finale che tra una settimana assegnerà il titolo ad Abu Dhabi.

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Incredibile. Non ci sono altri aggettivi per commentare quanto avvenuto nella serata di Jeddah, dove la tensione emotiva del duello tra Hamilton e Verstappen ha forse raggiunto il suo picco massimo. In una gara caratterizzata da mille capovolgimenti di fronte, e dove la Direzione Gara ha chiaramente dato la sensazione di aver perso il controllo della situazione. Di certo, la Formula 1 decreterà l'epilogo di una stagione esaltante nell'appuntamento conclusivo, con due piloti a pari punti e gli occhi del mondo puntati addosso. Ma forse, nella gara di oggi, si è passato il segno.

IL CRASH DI SCHUMACHER SCATENA IL CAOS

Partiamo dall'inizio. Con uno start apparentemente lineare, e le prime battute di gara che sono trascorse senza intoppi con Hamilton a comandare il gruppo davanti a Bottas e Verstappen. Il botto di Mick Schumacher al 12° giro è stato però il primo segnale che non avremmo assistito ad una gara lineare. I piloti Mercedes hanno subito approfittato dell'ingresso della Safety Car per rientrare ai box, ma con Bottas che ha vistosamente rallentato Verstappen per consentire ad Hamilton di acquisire del margine ed ai propri meccanici di completare la sosta.

A quel punto, Verstappen si è ritrovato in testa con le due Mercedes subito alle spalle e con la necessità di dover rientrare ai box, ma la situazione è tornata improvvisamente a suo vantaggio nel momento in cui è stato deciso di esporre la bandiera rossa per ultimare la riparazione delle barriere. Un sospiro di sollievo per Max, il quale ha potuto così montare le gomme Hard e partire davanti a tutti nel secondo restart.

Ma eravamo solo all'inizio di una sequenza di episodi che hanno del surreale. Al secondo via, Hamilton con un ottimo spunto ha scavalcato Verstappen, il quale si è ripreso il comando tagliando la prima variante. Un'azione chiaramente irregolare, che ha consentito nel frattempo ad Ocon di infilarsi in seconda posizione. Tutto però è stato vanificato dal caos scatenatosi poche decine di metri dopo. Un contatto tra Leclerc e Perez ha innescato il testacoda di quest'ultimo ed un violento tamponamento di Mazepin ai danni di Russell. Con la pista invasa dai detriti, la gara è stata nuovamente sospesa, ed a quel punto il confronto si è spostato sulle trattative via radio tra la Direzione Gara ed i team.

LE "TRATTATIVE" AI BOX E IL CONTATTO HAMILTON-VERSTAPPEN

In un "balletto" poco edificante di offerte e contro-offerte, la soluzione finale ha visto Verstappen costretto a cedere la posizione a Hamilton sulla nuova griglia di partenza, con Ocon in pole position davanti ai due rivali. Il nuovo start ha visto l'olandese autore di una staccata-super in curva 1, grazie alla quale è riuscito a scavalcare Hamilton ed Ocon riportandosi al comando. La lotta è quindi ripartita, seppur neutralizzata da un paio di interventi della Virtual Safety car per la presenza di detriti in pista. Ma la gara avrebbe ancora riservato di lì a poco altri episodi, sicuramente i più clamorosi e decisivi.

Hamilton è infatti riuscito a prendere la scia di Verstappen sul rettifilo box, con l'olandese che è riuscito a tenersi la posizione solo tagliando nuovamente la prima variante. A quel punto è arrivata dai box Red Bull l'indicazione di restituire la posizione al pilota Mercedes: Verstappen ha quindi vistosamente rallentato per lasciare passare Hamilton, il quale però si è accodato finendo per tamponare la vettura del rivale. L'inglese ha leggermente danneggiato la propria ala anteriore ma è riuscito a proseguire, con la Direzione Gara che nel frattempo è intervenuta penalizzando Verstappen di 5" per la manovra precedente. Subito dopo Hamilton ha nuovamente attaccato l'olandese, spingendolo oltre il limite della pista ed involandosi verso il successo. Sul podio la gioia di Hamilton e la delusione di Verstappen, accompagnati da un Bottas in grado di soffiare in volata la terza piazza a Ocon.

FERRARI IN OMBRA, GIOVINAZZI-SUPER

E gli altri? Al di là della beffa subita dal francese nel finale, da sottolineare il quinto posto di Ricciardo davanti a Gasly, mentre le due Ferrari hanno chiuso una gara piuttosto anonima in settima e ottava posizione con Leclerc e Sainz. Da appalusi la gara di Antonio Giovinazzi che ha concluso nono, mentre Norris ha chiuso la zona punti. Eppure, la gara non è ancora finita: i commissari hanno convocato Hamilton e Verstappen, per analizzare gli innumerevoli episodi di una gara infinita.

Marco Privitera