L’obiettivo stagionale dichiarato per la Ferrari era il raggiungimento del terzo posto in Classifica Costruttori. Il target è stato raggiunto, anche grazie al calo evidente dell’avversario più diretto, il team McLaren. Ora però, è evidente come questo non basti più, e come debba essere un punto di partenza per poter tornare a lottare per il titolo.

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Due punti fermi: i piloti

Nella Ferrari di oggi, ci sono due punti fermi assolutamente imprescindibili, e sono i due piloti. Carlos Sainz e Charles Leclerc, infatti, hanno dimostrato di essere senza dubbio una delle coppie più affidabili e veloci del Circus, in grado di lottare con i migliori pur senza disporre (spesso) di un mezzo all’altezza.

In particolare, il pilota madrileno ha fatto ricredere tutti i suoi detrattori, terminando in quinta posizione il Mondiale, davanti anche al team mate. Il podio conquistato ad Abu Dhabi è la degna conclusione di una stagione costante, in un crescendo continuo che lo ha portato spesso ad essere il meglio piazzato dietro ai top team. Cruciale, senza dubbio, il suo apporto in termini di punti alla Scuderia di Maranello, che ora ha la conferma di poter contare sul madrileno.

Discorso analogo anche per Charles Leclerc, che ha chiuso la stagione a 5,5 punti di distacco dal compagno di squadra. La sua stagione non è stata facile, influenzata da una vettura non certo all’altezza, ma è stata comunque in grado di regalare emozioni forti ai tifosi Ferrari. Le pole position di Monaco e Baku sono sembrate veramente tocchi di classe, ennesime dimostrazioni di un talento cristallino. Unico neo gli errori che spesso non gli hanno concesso di ottenere i risultati meritati; esempio ne è sicuramente il botto alle Piscine nella qualifica della gara di casa.

Ora serve il salto di qualità

Se c’è un’occasione che la Ferrari deve sfruttare per tornare in cima alla classifica, questa è senza dubbio il 2022! Il cambio di regolamenti e le novità che le nuove vetture porteranno in pista sono fattori importantissimi, da sfruttare al meglio, ora che anche la power unit sembra tornata sui livelli pre-2020. Inutile negarselo, il terzo posto è il target centrato nel 2021, ma da qui in poi non basta più.

Binotto da tempo ha spiegato come a Maranello si siano dirottate ormai da più di un anno tante energie in termini di personale e fondi in ottica 2022, per poter tornare al top. Proprio per questo, è necessario che arrivino subito risultati incoraggianti, che siano espressione di una crescita netta rispetto alla stagione appena passata.

La risposta della vettura alle nuove norme, e ai nuovi cerchi da 18”, sarà fondamentale, ovviamente. Ma serve un salto di qualità generale, di tutto l’ambiente, dal “Quartier Generale” ai meccanici. Per vincere, infatti, occorre sicuramente una perfezione assoluta in tanti aspetti che oggi non lo sono assolutamente, per esempio le soste ai box (troppo spesso lunghe e piene di errori) e le strategie studiate dal muretto, poche volte incisive ai fini del risultato in pista.

Ma Mattia Binotto e Laurent Mekies dovranno lavorare tanto in ambito politico; al momento, infatti, la Ferrari sembra essere completamente fuori da qualsiasi tavolo di discussione in ottica futura. Questa tendenza deve cambiare, assolutamente! E non è da escludere che la voce di un possibile arrivo di Jean Todt come super consulente non sia legata proprio a questa esigenza.

Insomma, l’obiettivo del 2021 è stato raggiunto con merito, ma è anche evidente che questo non basterà più dalla prossima stagione!

Nicola Saglia