I tre rookies del Mondiale 2023, Logan Sargeant, Oscar Piastri e Nyck de Vries, hanno portato a termine i loro primi compiti in F1 in vista del debutto del prossimo weekend.

A differenza del 2022, il Mondiale di F1 accoglierà tre debuttanti che hanno avuto un primo assaggio delle nuove monoposto nei test del Bahrain che sono terminati ieri. Mettiamo sotto la lente d’ingrandimento i tre giorni di De Vries, Piastri e Sargeant con un occhio anche su Felipe Drugovich che potrebbe sostituire Stroll per la prima del 2023.

246 giri fatti per Nyck de Vries nei tre giorni di prove. Credits: Red Bull Content Pool

BILANCIO POSITIVO PER DE VRIES

Secondo pilota per numero di giri fatti con 246 totali e 1331,4 km percorsi, dietro al solo Fernando Alonso che ha avuto mezza giornata in più di lui, per Nyck de Vries il bilancio dei giorni di lavoro con AlphaTauri è più che positivo. L’olandese ha principalmente lavorato sulla distanza di gara, mettendo da parte le simulazioni di qualifica. Lo dimostra il fatto che nella giornata di sabato il suo miglior tempo è stato un 1.38.244, mentre il suo miglior tempo in assoluto è l’1.32.222 ottenuto venerdì con gomma C4 che lo porrebbe 14° nella classifica combinata dei tre giorni. “Ci siamo concentrati sui long run, abbiamo fatto delle simulazioni di gara e siamo riusciti a completare alcune cose”, ha spiegato de Vries al termine della sua ultima sessione di prove. Abbiamo girato molto negli ultimi 3 giorni, l’affidabilità è stata ottima, abbiamo imparato molto e provato tante cose diverse. Adesso dobbiamo capire quello che abbiamo fatto e mettere tutto insieme per la prossima settimana”.

De Vries ha ammesso come, al di là dei tempi e delle simulazioni che pongono AlphaTauri in coda al centro gruppo, il feeling sia positivo in vista del debutto. “Nel complesso la vettura è un’evoluzione, non una rivoluzione”, ha detto. “Ho buone sensazioni dopo questi test, mi sento bene e pronto. Non vedo l’ora di prossima settimana. Aspettative? Sia io sia il team abbiamo obiettivi simili, come squadra vogliamo alzare l’asticella ed essere più competitivi del 2022 lottando costantemente per i punti a centro gruppo. Tutto il midfield è vicinissimo, servirà andare all’attacco”.

Logan Sargeant è il primo americano a correre in F1 dal 2015. Credits: williamsf1.com

SARGEANT STAKANOVISTA

Subito dietro de Vries per numero di giri troviamo Logan Sargeant, che ha chiuso i suoi test con 229 giri fatti (traducibili in 1239,3 km percorsi), di cui 154 racimolati nella giornata di venerdì. Un bottino importante per l’americano, che avvicina il debutto con la consapevolezza di dover comunque imparare molto e di avere una buona condizione fisica. “Fisicamente ho resistito piuttosto bene e le ore trascorse in palestra si sono viste. Abbiamo provato tantissime cose ed è una prova del durissimo lavoro che la squadra ha fatto. Siamo andati nella giusta direzione ed è andata molto bene”, ha affermato Sargeant. “Mi sarebbe piaciuto girare ancora un giorno, ma sinceramente siamo riusciti a ritrovarci in una buona posizione con la macchina. Non vedo l’ora di correre”. Sargeant ha anche parlato del suo compagno di squadra Albon, elogiandolo e ammettendo come i feedback di entrambi siano molto simili: “Alex è una grande persona con la quale lavorare e dalla quale imparare. In generale, sentiamo le stesse limitazioni ed è importante perché possiamo andare nella stessa direzione”.

Solo 170 giri disputati per Oscar Piastri nei tre giorni di prove a Sakhir. Credits: mclaren.com

PIASTRI, POCHI GIRI E DIVERSI DUBBI

Chi non chiude invece con grandi sensazioni è Oscar Piastri, che nei tre giorni è stato capace di completare solo 170 giri a causa dei diversi problemi che hanno frenato la MCL60. McLaren non approccia il debutto nel Mondiale con le migliori sensazioni proprio a causa dei pochi giri fatti nelle tre sessioni alle quali ha partecipato. Per Piastri c’è stato solo il 19° miglior tempo, davanti ad Esteban Ocon, nella combinata dei tre giorni – con un 1.33.175 fatto con gomma C3. “Penso che siamo dove ci aspettavamo, siamo probabilmente da qualche parte a centro gruppo. È stata comunque una buona settimana per imparare”, ha ammesso Piastri. “I miei primi veri giri con la nuova generazione di vetture e direi di aver imparato molto. Abbiamo avuto un paio di disguidi, ma siamo nei test e direi che c’era anche da aspettarselo. Non sappiamo nulla circa i carichi di benzina, ma scopriremo dove saremo davvero sabato prossimo”.

Come per Sargeant, anche l’australiano ha ammesso che avrebbe voluto girare di più, soprattutto considerando l’anno perso nel 2022 come terzo pilota di Alpine. “Non è sicuramente facile, con le giornate divise a metà e le due sessioni mattutine nelle quali faceva piuttosto caldo. Avrei voluto girare di più, ma i giorni sono finiti”, ha spiegato. “Lo scorso anno non è stato facile per me come pilota, quest’anno però correrò di nuovo e la motivazione è altissima. Non vedo l’ora di correre ancora, so che ci sarà un po’ di tensione”.

Se Lance Stroll non correrà nel Gran Premio del Bahrain, il primo indiziato a sostituirlo è Felipe Drugovich. Credits: astonmartinf1.com

DEBUTTO A SORPRESA PER DRUGOVICH?

In vista del via della F1 2023 potrebbe esserci un altro debutto, inatteso: quello del campione 2022 di F2 Felipe Drugovich. Il brasiliano, convocato a sorpresa a inizio settimana per sostituire Lance Stroll, si è difeso molto bene e ha sfruttato l’unico giorno di prove a sua disposizione per completare 117 giri e chiudendo con un miglior tempo in 1.32.075 (con gomma C5) che lo porrebbe 12° nella combinata. Drugovich ha ben impressionato per la capacità di essere subito veloce, costante, ma soprattutto utile alla causa di Aston Martin come affermato anche da Alonso: “Felipe si è adattato molto bene e ha fatto un buon lavoro”. È andato tutto bene”, ha esordito il brasiliano al termine del sabato mattina di prove. “All’inizio ho fatto dei test aerodinamici, poi ho potuto spingere un po’ di più. Ho avuto del tempo in più per conoscere la vettura e prepararmi nel caso in cui il team abbia bisogno di me, ma ho anche aiutato il team dando il mio feedback sulla vettura”.

Drugovich ha posto l’accento sull’atmosfera che si respira all’interno di un team che rispetto al 2022 sembra aver fatto un salto in avanti decisamente importante: “L’energia nel team è positiva, tutti sono ottimisti nel cercare di fare un passo avanti e penso che ci stiamo riuscendo. Si vede che il team sta lavorando duramente ed è bello da vedere”. Mentre sul possibile debutto, il brasiliano non si sbilancia mantenendo la linea comunicativa intrapresa dal team in merito: “Sicuramente non mi aspettavo di essere qui, ma non ho notizie”, ha concluso. “Tutto dipende dalle condizioni di Lance, ma io sarò comunque qui”.

Mattia Fundarò