Il GP di Spagna di F1 non è andato nel migliore dei modi per Daniel Ricciardo e la McLaren, con l’australiano che è riuscito ad ottenere soltanto la dodicesima posizione finale. Ma questa non è stata l’unica prestazione negativa di questi due anni nel team di Woking, tanto che la domanda adesso sorge spontanea: che fine ha fatto Daniel Ricciardo?

UN MATRIMONIO CHE NON FUNZIONA?

Già, che fine ha fatto Daniel Ricciardo. Quel Ricciardo capace di non mollare, di essere sempre positivo e, cosa più importante, capace di vincere. Ma non solo vincere, anche convincere con delle prestazioni maiuscole che negli anni lo hanno consacrato come “top driver” destinato a giocarsi il titolo Mondiale. Basta chiedere a Sebastian Vettel, che dopo l’arrivo dell’australiano, si è visto costretto a fare i bagagli dalla Red Bull prima del previsto in direzione Maranello. Il Ricciardo visto in McLaren finora sembra un lontano parente di quel pilota, e se escludiamo l’exploit di Monza dove Daniel ha conquistato un'inaspettata vittoria, non possiamo dire che il matrimonio con il team di Woking abbia funzionato finora.

Perché se tutti ci eravamo illusi che a Monza finalmente Ricciardo si fosse sbloccato e ritrovato come lui stesso aveva fatto intuire, quello è stato l’unico acuto di questi due anni in arancione dove non è arrivato nessun altro podio. Sarà che il nuovo regolamento di F1 2022 ha messo in difficoltà parecchi piloti, che si sono ritrovati improvvisamente ad avere a che fare con problemi inediti come il porpoising e il bouncing delle "wing car".

Daniel Ricciardo in questa stagione è riuscito ad ottenere come miglior risultato la sesta posizione nel GP d’Australia e nella sprint race di Imola, salvo poi non andare a punti in nessun'altra occasione. In Spagna, con gli aggiornamenti portati da McLaren, ci si aspettava di vedere l’australiano più competitivo, ma alla fine il copione è stato lo stesso. Tanto da chiedersi cosa ci sia che non va, visto che nulla sembra funzionare soprattutto da quel lato del box.

GARA ANONIMA IN SPAGNA

Il weekend di Barcellona però non era iniziato male per Daniel Ricciardo, quando in qualifica era riuscito ad entrare in Q3 ed a prendersi una discreta nona posizione in griglia. Nona posizione che alla fine si è trasformata in dodicesima al traguardo e, ancora una volta, nessun punto in tasca. Con l’aggravante di una gara anonima in cui non è mai sembrato in grado di tenere il passo non solo dei migliori, ma anche di un Norris alle prese con la tonsillite ed ormai stabilmente davanti ogni weekend. Nemmeno l’aver provato diverse mescole nel corso del GP hanno cambiato qualcosa nella sua guida, con l’australiano che ormai sembra una brutta copia di sé stesso.

La cosa più preoccupante viene anche dalle parole di Daniel Ricciardo, il quale ammette di non aver avuto problemi sulla sua McLaren finora, ma semplicemente di non capire il motivo per cui è cosi lento. Daniel Ricciardo al termine del GP Spagna ha infatti dichiarato: “Non è stata una buona gara oggi. Mi piacerebbe trovare qualcosa di positivo ma ho faticato sin dall’inizio. Ero lento e semplicemente avevo molto meno grip di chiunque intorno a me. Con tre soste abbiamo avuto quattro differenti possibilità su diversi set di gomme, ma non avevamo il passo con nessuno di questi. Non sono sicuro del perché ad essere onesti, cercheremo di capire le motivazioni insieme alla squadra”.

DANIEL SI E' ARRESO?

Dalle parole si può capire come nemmeno lo stesso Ricciardo abbia ben chiaro il motivo per cui sia così lento, considerato le sue e le nostre aspettative. Ma un periodo di appannamento ci può stare, soprattutto quando si deve prendere confidenza con una monoposto tutta nuova. Ma finora in questo 2022 non si è visto nessun guizzo del vecchio Daniel, come se ormai abbia deciso di deporre le armi consapevole di non poter raggiungere le prestazioni del compagno.

L’atteggiamento arrendevole e poco positivo degli ultimi tempi dall’altro lato non aiuta nemmeno la sua immagine, parecchio scalfita anche dopo la “rivalità” montata ad-hoc da Netflix con il compagno di squadra Norris. Daniel Ricciardo avrà bisogno di ritrovare il suo vecchio sé stesso al più presto, magari proprio a Montecarlo, perché le sirene di mercato hanno già iniziato a suonare e molti sono interessati al suo sedile. E non è detto che in McLaren dall’altro lato abbiano la pazienza di aspettarlo, soprattutto adesso che sono ancora più consapevoli di avere un talento cristallino in casa come Lando Norris. E forse sarebbe meglio affiancargli qualcuno con uno stipendio ed un dato anagrafico più favorevole.

Julian D’Agata

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