Dopo la cancellazione del GP d’Australia, a sole due ore dal semaforo verde per le FP1, lo stesso destino ha visto coinvolti i GP del Bahrain e del Vietnam. Una situazione che sta pesantemente condizionando l'inizio del Mondiale, al punto che si pensa a una globale rimodulazione del calendario di F1 per la stagione 2020, con un possibile start a Baku nel mese di Giugno.

Data la crescente diffusione del Coronavirus e il conseguente peggioramento della situazione in Europa, la F1 si starebbe preparando a indire la cancellazione dei GP d’Olanda, di Spagna e di Monaco. Uno scenario simile vedrebbe Baku quale tappa inaugurale di una stagione F1 ridotta. Il 7 giugno il round in Azerbaijan aprirebbe quindi le danze, in un calendario che inizialmente avrebbe dovuto detenere il record per maggior numero di gare.

SITUAZIONE IN DIVENIRE

“Nei prossimi giorni ci dedicheremo ai prossimi eventi in programma. E’ una situazione in cui viene difficile fare previsioni” ha dichiarato il CEO della F1 Chase Carey in mattinata a Melbourne.

Di ritorno dal Vietnam per un meeting con le autorità di Hanoi, Carey non ha nascosto l’assenza di un piano d’azione da parte della F1.

“Tutti vorrebbero avere delle risposte e anche noi le vorremmo” ha aggiunto. “Non si può forzare una risposta su degli interrogativi ai quali al momento non c’è risposta. Dobbiamo solo continuare a fare ciò che stiamo già facendo, parlando con il maggior numero di esperti possibile da tutto il mondo”.

PAUSA ESTIVA IN APRILE?

La cancellazione degli eventi di aprile e maggio porterebbe quindi a una chiusura bisettimanale delle sedi delle squadre a metà aprile, come anticipato da Andy Stevenson, team manager della Racing Point ai colleghi di Auto Motor und Sport. Pertanto, la pausa estiva di quattro settimane diventerebbe il terreno perfetto per far rifiorire alcune delle gare posticipate.

“Si può andare tranquillamente in Spagna o a Zandvoort, ma non è facile incastrare una gara oltreoceano tra due date” ha dichiarato Zenhnder.

Un’altra scuola di pensiero vedrebbe la stagione di F1 2020 addirittura slittare al 2021, rendendo quindi inevitabile l’inizio della rivoluzione regolamentare nell’anno successivo.

E’ certo che numerosi sono gli interrogativi. Senza una reazione chiara e puntuale da parte della Federazione e delle autorità locali, la situazione si complicherà ulteriormente per i team. La logistica sarà una delle sfide principali nel corso di questo 2020. Da essa deriveranno degli importanti cambi di programma, a cominciare dall’introduzione di pacchetti di novità. Con il GP di Spagna in bilico, occorre quindi già sviluppare un piano B per rimodellare il pattern di sviluppo delle monoposto.

Beatrice Zamuner