Il governo giapponese ha deciso di mantenere a lungo termine le restrizioni per gli ingressi nel paese del Sol Levante in visione di una possibile ricaduta della pandemia del Covid19. Giunge quindi la decisione da parte dell’EWC, di comune accordo con il circuito, di annullare la 43° edizione della “Coca Cola” 8H di Suzuka 2020.

MEGLIO STARE TRANQUILLI

Le possibilità di una seconda ondata di contagi da Covid19 non lasciano in pace nessuno, neppure un paese progressista come il Giappone. In vista di una possibile ricaduta invernale in pandemia, le autorità giapponesi hanno deciso di proseguire il ban degli accessi al loro paese fino a dicembre 2020, includendo anche i viaggi di affari. In quest’ottica, la direzione del circuito in accordo con la FIM ed i gestori del mondiale EWC hanno deciso di annullare la 43° edizione della “Coca Cola” 8H di Suzuka 2020.

NON ERA MAI SUCCESSO

Dalla prima edizione della EWC 8H di Suzuka, 43 anni al 2020, questa è la prima cancellazione definitiva dell’evento. L’idea che era stata paventata era di far correre solamente i competitor nazionali, ma l’assenza dei protagonisti del mondiale con base europea non è sembrata sostenibile agli organizzatori. Piuttosto che fare un flop, meglio impacchettare il tutto e riparlarne nel 2021, quando la situazione sarà più chiara e sarà più semplice organizzare la gara.

IL COMMENTO DI FRANÇOIS RIBEIRO, RESPONSABILE EUROSPORT EVENTS

“Abbiamo lavorato duramente con Mobilityland per riprogrammare la gara da luglio a novembre, per la prima volta dal 1978. Poi ci siamo adoperati per organizzare l’ingresso in Giappone per team internazionali e piloti  con un visto d’affari speciale. Le nostre speranze sono svanite con le restrizioni all’immigrazione per gli stranieri. La 8 Ore di Suzuka, la gara di endurance più prestigiosa al mondo negli ultimi 40 anni, non sarebbe stata la stessa cosa senza i migliori piloti internazionali“.

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Alex Dibisceglia