Nella terza puntata di 'A ruota libera' osserviamo come continui il ping pong tra America e Medio Oriente. Daytona, in versione road course, ha ospitato il secondo round, il primo stradale, della NASCAR Xfinity e Truck Series, mentre ad Abu Dhabi abbiamo assistito all'epilogo dell'Asian Le Mans Series 2021. Lo spettacolo non è mancato nelle due location citate con delle prove senza esclusione di colpi.

JOTA conquista Abu Dhabi, G-Drive firma il titolo

JOTA Sport vince le ultime due prove dell'Asian Le Mans Series grazie all'Oreca #28 di Sean Gelael/Tom Blomqvist. La coppia, veloce per tutto il fine settimana, ha cercato di impensierire il G-Drive Racing, dominatori in quel di Dubai e bravi ad amministrare il vantaggio in classifica sull'isola di Yas Marina. Yifei Ye/Ferdinand Habsburg/Rene Binder #26 conquistano il campionato al termine di due prove incerte e condizionate dal traffico.

Le due squadre citate si sono spartite il podio della prima competizione in programma, disputata venerdì pomeriggio. Dopo le due discrete prestazioni al Dubai Autodrome, l'Oreca #28 si è imposta a Yas Marina dominando la scena. Gelael/Blomqvist hanno preceduto sotto la bandiera a scacchi Ye/Habsburg/Binder #26 e la gemella di John Falb/Franco Colapinto/Rui Pinto de Andrade #26. Le due auto russe hanno provato ad impensierire l'Oreca di JOTA che, grazie a Blomqvist, ha allungato sensibilmente nell'insidioso circuito che annualmente ospita il Mondiale di F1.

Gara molto più spettacolare il sabato con un bellissimo duello tra JOTA e la #25 di G-Drive. Quest'ultima ha approfittato delle tante neutralizzazioni per avvicinarsi all'Oreca #28 che ancora una volta deve al britannco Blomqvist il successo. Gelael ha gestito il margine nel finale ed ha concluso con solo 4 decimi di gap su Falb/Colapinto/Andrade. Ultimo gradino del podio per l'Oreca #5 di Phoenix, affidata questo week-end a Matthias Kaiser/Simon Trummer/Kelvin van der Linde.

United Autosports firma il titolo in LMP3

Con ancora negli occhi i trionfi nell'European Le Mans Series e nel FIA World Endurance Championship, il 2021 inizia nel migliore dei modi per United Autosports. Dopo una mediocre prestazione in gara-1, la squadra britannica ha realizzato una fantastica tripletta nella seconda competizione, vinta dai nuovi campioni Manuel Maldonado/Rory Penttinen/Wayne Boyd #23. Seconda piazza nella quarta ed ultima prova del campionato per James Mcguire/Duncan Tappy/Andrew Bentley #3 davanti a John Loggie/Robert Wheldon/Andrew Meyrick #2.

Festa anche in casa Nielsen Racing durante il fine settimana di Abu Dhabi. La compagine inglese ha messo in bacheca una splendida doppietta in race-1 grazie a Tony Wells/Colin Noble #9 ed a Rodrigo Sales/Matt Bell #8, rispettivamente primo e secondo al traguardo. Il venerdì non ha sorriso ad United Autosports, terzi all'arrivo con James Mcguire/Duncan Tappy/Andrew Bentley #3.

Herbeth Motorsport controlla e vince il campionato in GT

Ralf Bohn/Alfred Renauer/Robert Renauer (Porsche/ Precote Herbeth Motorsport) vincono il titolo nella classe GT3 amministrando alla grande il piccolo gap accumulato al termine delle 8h disputate a Dubai. Il terzetto legato al marchio di Stoccarda ha completato al secondo posto la prima competizione ed al quarto la race-2, decisa nel finale a favore della Ferrari #57 di Kessel Racing by Car Guy.

Il fine settimana di Yas Marina si è aperto con un nuovo dominio da parte della Porsche #40 del GPX Racing. La compagine araba, grazie ad un FCY nell'ultima ora, ha festeggiato il successo con Julien Andlauer/Axcil Jefferies/Alain Ferté. Secondo posto per la già citata 911 GT3 R #99 del Precote Herbeth Motorsport davanti alla Ferrari #60 di Formula Racing di Johnny Laursen/Allessio Rovera/Nicklas Nielsen. Quest'ultima auto conquista l'ultima piazza d'onore grazie ad una sanzione inflitta alla Mercedes di Raffaele Marciello/Marcos Gomes/Liam Talbot (HubAuto #1).

In gara-2 la vittoria si è decisa nelle battute conclusive. La Ferrari #57 di Kessel Racing by Car Guy affidata a Takeshi Kimura/Come Ledogar/Mikkel Jensen ha rischiato di gettare al vento una corsa perfetta in seguito ad un rabbocco di carburante negli ultimi concitati minuti. Il danese Jensen ha mantenuto la leadership ed ha tagliato il traguardo davanti alla McLaren #7 di Brend an Iribe/Ollie Millroy/Ben Barnicoat (Inception Racing) ed alla Ferrari #55 di Rinaldi Racing di Rino Mastronardi/David Perel/Davide Rigon.

NASCAR Xfinity Series: Ty Gibbs vince all'esordio

Ty Gibbs, nipote di Joe Gibbs, padrone dell'omonima squadra, vince all'esordio la prova di Daytona della NASCAR Xfinity Series. Il #54 del gruppo ha mostrato gli artigli nel finale, condizionato da due overtime. Per la sesta volta nella storia della serie un rookie si impone nella prima gara della vita.

La corsa si è aperta con una bellissima lotta tra Austin Cindric (Penske #22) ed A. J. Allmendinger (Kaulig #16). I due si sono contesi il successo per la prima Stage, finita con un contatto tra i due a pochi metri dall'arrivo. Il campione 2020 ha spinto nell'erba il #16 del gruppo, un contatto che gli ha permesso di aggiudicarsi il primo 'Playoffs point'.

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Senza i due favoriti per il successo, il Joe Gibbs Racing ha preso il controllo della corsa con Ty Gibbs #54, Harrison Burton #20 e Daniel Hemric #18. Il primo dei tre, a segno nella Stage 2, ha dato spettacolo nel finale recuperando ed infilando nel tratto interno dell'ovale il teammate #18. Nell'ultimo giro e mezzo, Gibbs ha dovuto confrontarsi con Cindric che, in rimonta, ha provato in tutti i modi di beffare il rivale.

A 18anni Ty Gibbs firma un successo clamoroso per la propria carriera, un risultato che lo proietta nelle categorie nazionali dopo aver militato nell'ARCA Menard Series, serie propedeutica alle tre grandi realtà disciplinate dalla NASCAR.

NASCAR Truck Series: Ben Rhodes concede il bis

Ben Rhodes vince per la seconda volta consecutiva nella NASCAR Truck Series. Il #99 di casa ThorSport Racing segna la 200^ vittoria per Toyota nella serie e diventa il terzo pilota della storia della categoria a vincere le prime due prove del campionato.

La prima prova del week-end a Daytona road course per la NASCAR si è inaugurata all'interno di una pista bagnata e molto insidiosa. John Hunter Nemechek #4 ha iniziato con il piede giusto la manifestazione e dopo pochi metri si è messo a dettare il passo. L'alfiere del Kyle Busch Motorsport, abile nei road course, ha vinto senza problemi la Stage 1 davanti a Sheldon Creed (GMS Racing #2) e Ben Rhodes #99.

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Tutti, a differenza del leader della corsa, hanno deciso di fermarsi ai box prima della seconda Stage, una scelta non sposata da Nemecheck che ha preferito restare in pista. Creed, con gomme più fresche, ha beffato la Toyota #4 nei primi metri della Stage 2 allungando sensibilmente sui teammate Zane Smith #21 e Raphaël Lessard #24.

Il primo colpo di scena è arrivato a due passaggi dalla fine della frazione quando, all'uscita della 'Bus Stop', John Hunter Nemechek #4 perdeva potenza in seguito ad un problema tecnico. In seguito ad un pit anticipato di Creed, Lessard ha conquistato la vetta del gruppo e la Stage all'esposizione della caution, inserita dalla direzione gara per rimuovere la Toyota Tundra #4.

Finale incandescente tra i Truck

Gli ultimi 20 giri nel famosissimo road course di Daytona sono stati abbastanza rocamboleschi con tre overtime, il prolungamento della gara di due giri in caso di incidente nelle fasi conclusive. Nonostante i repentini attacchi di Nemechek, in rimonta dopo il problema in Stage 2 e di Creed, Rhodes ha gestito alla grande le varie ripartenze. Il #99 del gruppo ha conquistato un discreto gap nell'ultimo overtime ed è stato in grado di amministrare il margine fino alla bandiera a scacchi. Secondo posto finale per il campione Creed davanti a Nemechek, assoluto protagonista in questo primo doublheader a Daytona.

Appuntamento settimana prossima con la NASCAR all'Homestead-Miami Speedway (Florida) e con il Supercars Championship, pronto a scendere in pista a Bathurst (Australia) per inedita gara sprint nel mitico Mt. Panorama Circuit.

Luca Pellegrini

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