Dopo le indiscrezioni e le voci delle scorse settimane è arrivato questo pomeriggio l’annuncio del rinnovo di contratto tra la F1 e lo Stato centro americano che, quindi, sarà presente in calendario fino al termine della stagione 2022. Un altro importante tassello verso l’obiettivo delle 22 gare che tanto preme a Liberty Media, e che è stato oggetto di discussione nel corso del meeting che si è tenuto lo scorso weekend tra la proprietà americana e i team.

Un incontro svoltosi nell'hospitality Mercedes, in cui si è discusso, oltre che dei cambi regolamentari da affrontare nel 2021, anche del prossimo calendario sportivo. Non è una novità che le intenzioni di Liberty Media siano di portare il numero delle gare a 22, e con le recenti entrate del Vietnam e dell'Olanda, e i mancati rinnovi di Monza (anche se prima del Gran Premio d'Italia ci sarà l'annuncio) e Barcellona, resta il dubbio su quale pista debba far spazio alle new entry.

Il prolungamento dell'accordo con il Messico, invece, dimostra come i proprietari della Formula 1 stiano puntanto decisamente ad un incremento del calendario, con tutti i pro e contro che tale scelta può derivare. E i quesiti che attanagliano attori principali, addetti ai lavori ma anche gli stessi tifosi sono davvero molteplici: come si gestiranno le concomitanze con le altre categorie, il più delle volte scomode e controproducenti (non ultima quella della scorsa settimana con la MotoGP)? E il numero dei componenti a disposizione di ogni scuderia? E le  giornate di test?

Tutte domande che, per il momento, non hanno ricevuto una risposta unanime dai team che prendono parte al campionato. Ad esempio, se un calendario a 22 gare non dispiacerebbe a Toto Wolff, ma senza aumentare il numero dei componenti, non si può dire lo stesso per Christian Horner, da sempre contrario a tale ipotesi. Così come l'annosa questione del budget cap che vede contrapposti top team e team minori.

In attesa del calendario definitivo, la notizia certa è che gli appassionati messicani potranno continuare ad affollare il circuito Hermanos Rodriguez, grazie ad un accordo economico che non ha visto coinvolte le risorse pubbliche, come ha tenuto a precisare la sindaca di Città del Messico, Claudia Sheinbaum Pardo: "La presenza della Formula 1 in città per altri tre anni è stata raggiunta per la prima volta attraverso un nuovo modello di finanziamento in cui le risorse pubbliche non sono utilizzate. Negli scorsi anni il governo federale ha collaborato al pagamento dell'evento, mentre per i prossimi anni fungerà da intermediario, creando una fiducia che aumenterà gli investimenti privati ​​necessari per ospitare questo evento internazionale. Il prezzo dei biglietti rimarrà lo stesso degli anni precedenti."

E per una Formula 1 che sta cercando di riavvicinarsi agli appassionati, è una notizia per nulla niente male.

Vincenzo Buonpane