Il WTCR in Malesia si appresta a vivere il suo ultimo weekend stagionale: Norbert Michelisz, Esteban Guerrieri, Yvan Muller e Thed Björk saranno i magnifici quattro che lotteranno fino all’ultima curva per ottenere lo scettro di campione del mondo. Il tracciato di Sepang, per l’occasione in notturna, farà da cornice a queste tre gare con ben ottantacinque punti ancora in palio. Il tutto mentre il Mondiale Turismo inizia a perdere pezzi prestigiosi in vista della prossima stagione, con l’abbandono di Volkswagen e il ridimensionamento dell’impegno Audi.

A partire con gli onori del pronostico è Michelisz: l’ungherese, diventato ormai uno dei piloti più esperti del panorama turismo, può finalmente aspirare alla conquista della corona iridata. A giocare a favore del pilota Hyundai BRC è senza dubbio il circuito più tradizionale che farà da palcoscenico alla finale, nulla a che vedere con la roulette di Macao dove i guardrail creano più problemi dei duelli corpo a corpo.

Distanziato di sole nove lunghezze Esteban Guerrieri: l’argentino di casa Münnich Motorsport è stato quasi per tutta la stagione in vetta alla classifica mondiale ma, complice diverse battute d’arresto nelle ultime gare, si trova ora ad inseguire. A favorire il portacolori Honda sarà sicuramente un BoP (Balance of Performance) più favorevole: la Civic Type R avrà solamente venti chili di zavorra a bordo e, su un circuito ricco di curve e accelerazioni, sarà un beneficio non da poco.

Più staccati gli alfieri di casa Lynk & Co. Muller e Björk, rispettivamente a undici e ventotto punti dal leader. A differenza degli avversari, che potranno contare sull’appoggio dei loro compagni di squadra, per l’alsaziano e lo svedese la lotta sarà anche intestina. Anche se, considerando l’esperienza e la stima reciproca, è da aspettarsi che i due cercheranno in tutti i modi di non ostacolarsi a vicenda, aiutandosi nel momento del bisogno. Inoltre la 03, nonostante il massimo peso handicap, si è sempre dimostrata la vettura più competitiva del lotto negli ultimi appuntamenti.

Come nella tradizione delle corse turismo bisognerà avere un occhio soprattutto agli outsider che, con i loro piazzamenti, potranno togliere punti preziosi ai quattro sfidanti, rendendo fondamentale raccogliere quanti più punti in ogni singola sessione. Ad aumentare ulteriormente la suspense il programma del weekend, che prevede le tre gare racchiuse tutte nella giornata di domenica.

Sul fronte 2020 la situazione si inizia però a complicare per il WTCR: infatti, l’uscita da parte di Volkswagen priverà la griglia della prossima stagione di ben quattro Golf. Il costruttore tedesco, stando a diversi rumors, pare abbia stoppato il progetto della nuova Golf TCR quando era già ad uno stato avanzato di sviluppo, per abbracciare la causa del Motorsport Full electric con nuovi programmi ancora da stabilire.

Discorso simile per la cugina Audi: il team WRT Leopard Racing ha deciso di concludere la sua avventura nel WTCR in Malesia: causa scatenante il BoP che, più volte, ha scombinato gli equilibri creando più di qualche malcontento. In Audi Sport hanno quindi deciso di ridurre in maniera consistente il loro appoggio ai team che militano sia nel Mondiale Turismo che nella TCR Europe. Con ogni probabilità nel 2020 vedremo due RS3 LMS del team Comtoyou, ma con un programma del tutto privato.

Se si considera che la Seat, con la sua Leon Cupra ormai quasi a fine carriera, è concentrata sul progetto ETCR che vedrà la nascita l’anno prossimo, si evince che il gruppo che è stato la colonna vertebrale del progetto TCR si stia man mano defilando. La categoria gode ancora di ottima salute, visti i tanti marchi impegnati, ma per evitare una sorte simile al WTCC urge un correttivo nell’immediato, prima che la serie inizi a perdere appeal e soprattutto credibilità.

Michele Montesano