Dopo le due tappe in Medio Oriente del prossimo novembre tra il Bahrain e Jeddah non esisterà più il FIA World Touring Car Cup. Si conclude definitivamente una strada a senso unico, imboccata nel corso di un 2022 da incubo tra i problemi legati alle gomme, il forfait di Cyan Racing, la delicata situazione in Ucraina e l'emergenza sanitaria.

Il FIA WTCR del 2021 era già un ricordo sbiadito di quanto accaduto nel 2018, una serie che ha regalato molte emozioni dopo la fine del FIA WTCC. I risultati positivi sono stati molteplici anche se attualmente sono poche le note da evidenziare con dodici auto presenti in griglia tra Vallelunga e l'ultimo round disputato in Alsazia.

Alan Gow, Presidente della  Commissione Turismo della FIA, ha riportato in merito: "È necessario identificare e valutare quale sia il futuro migliore e più sostenibile per le gare di auto turismo di alto livello nell'ambito dei campionati FIA. l nostro obiettivo sarebbe quello di mantenere un titolo mondiale per la categoria a motore convenzionale e di garantire una competizione forte e prestigiosa".

Il fallimento non è del TCR, ma del Mondiale

Mentre i vertici assicurano che non ci saranno cambiamenti per il PURE ETCR è doveroso concentrarsi sulla situazione che si è verificata negli ultimi mesi. Il FIA WTCR è il vero problema, non la piattaforma TCR che ogni week-end vediamo presente nei tracciati di tutto il mondo.

Dall'Italia, fiore all'occhiello per tutto il globo, possiamo spostarci tranquillamente in ogni Stato per ritrovare una serie riservata alle vetture turismo, un format che funziona e che garantisce dei costi 'contenuti' per i vari partecipanti che hanno la facoltà di scegliere in quale realtà gareggiare.

Non ci sono confini o barriere per le varie squadre fino all'approdo nel Mondiale. I costi per affrontare una stagione sono lievitati, la scarsa griglia che abbiamo visto nelle ultime settimane è senza dubbio un dato da tenere in considerazione oltre alle note vicende legate alle gomme tra il Nuerburgring e Vallelunga.

2023, cosa accadrà?

Discovery Sports Events e tutti gli organi preposti stanno cercando varie soluzioni per la prossima stagione. Le indicazioni sono ben poche in merito, l'idea principale sarebbe quella di garantire una nuova 'piattaforma innovativa'.

Marcello Lotti, Presidente della WSC (detentore dei diritti del TCR), ha affermato in merito: "Abbiamo avuto una proficua collaborazione con la FIA e Discovery Sports Events negli ultimi anni e quindi rispettiamo la loro decisione. Su questa base siamo fiduciosi che il TCR World Ranking attraverso il TCR World Tour e il TCR World Ranking Final daranno a squadre e piloti l'opportunità di continuare a competere a livello globale".

Il 'Ranking' citato dal nostro connazionale è una classifica inedita che prende in considerazione tutti gli eventi TCR disputati da gennaio 2021 in tutto il mondo. Cinque categorie (in base al tipo di gara) sono presenti nella graduatoria assoluta che si basa sui risultati delle ultime 20 gare.

Luca Pellegrini