La stagione che sta per cominciare del WorldSSP dovrebbe essere con molta probabilità l'ultima con le 600 in griglia, una classe senza un padrone tutta da vivere. Dalla prossima stagione dovrebbero infatti debuttare le nuove Supersport, con Triumph e Ducati destinate a spartirsi la griglia. Nel frattempo la classe più aperta del circus delle derivate di serie si apre senza un vero e proprio favorito e con ben otto italiani.

QUANTA ITALIA

La classe Supersport per noi italiani è sempre stata speciale, anche se gli allori azzurri sono solo tre. I primi due nel 1997 e 1998 all'esordio della categoria con Paolo Casoli sulla Ducati 748 e sopratutto del compianto Fabrizio Pirovano con la Suzuki GSX-R 600. Da allora non abbiamo più vinto un titolo fino allo scorso anno quando a laurearsi Campione del Mondo è stato Andrea Locatelli. In questi anni non sono mancati però i piloti azzurri che hanno lottato per il titolo, da Raffaele De Rosa a Federico Caricasulo. Sono affidate a loro infatti le principali speranze iridate della squadra tricolore nel WorldSSP.

Seconda stagione nel Mondiale 600 invece per Luigi Montella, per lui lo scorso anno un solo punto nel primo round di Jerez e quest'anno cercherà di entrare in zona punti con più continuità. Il team VFT Racing di Fabio Menghi schiererà Federico Fuligni e Davide Pizzoli, i due sono stati tra i protagonisti dei primi round del CIV utilizzati come allenamento per la stagione WorldSSP. Accanto all'esperto Raffaele De Rosa il team Orelac Racing Verdnatura schiererà invece Leonardo Taccini, il classe 2002 che ha ben figurato nel CEV Moto3 passa alle "moto grandi" con l'obiettivo di crescere ancora. Sarà ancora al via del campionato dopo la vittoria dell'Europeo 2020 Kevin Manfredi con la Yamaha R6 dell'AltoGo Racing Team.

Torna invece nel circus del Mondiale delle derivate di serie Michael Fabrizio, il pilota romano, già alfiere Ducati WorldSBK ai tempi della 1098R e "NitroNori" Haga. Per Fabrizio è un ritorno quindi al mondiale dopo essere tornato a gareggiare la scorsa stagione nel CIV SSP.

TANTE YAMAHA MA OCCHIO ALLE KAWASAKI

La griglia di partenza della WorldSSP 2021 conta ben ventinove partenti, di questi ben ventidue saranno al via con una Yamaha YZF-R6. Una superiorità di numeri che di fatto rende questo campionato quasi un monomarca della casa dei tre diapason. A provare a rovinare la festa ai piloti Yamaha ci saranno sei Kawasaki con le Ninja ZX-6R, ormai ferma da anni nello sviluppo ma che in mano ai piloti giusti si rivela ancora molto competitiva, come ci ha raccontato Maneul Puccetti pochi giorni fa, con Philipp Oettl l'obiettivo è il titolo. Solo una ed affidata a Niki Tuuli la MV Agusta F3 del MV Squadra Corse Clienti.

TUTTI CONTRO TUTTI

Come abbiamo detto la classe non ha un vero e proprio padrone, Andrea Locatelli e Lucas Mahias sono passati in SBK lasciando alle "nuove leve" la lotta nella classe di mezzo. Oltre ai nostri De Rosa e Caricasulo tra i favoriti non possiamo non citare Oettl con la Kawasaki di Puccetti. Il tedesco ha chiuso al terzo posto la scorsa stagione ma si sa la classe di mezzo è sempre ricca di sorprese. Della partita saranno sicuramente anche Jules Cluzel, il francese compagno del "Carica" con GMT-94 punta al titolo che gli è sempre sfuggito per poco.

Occhio anche a Manuel Gonzalez, che dopo la scorsa annata di apprendistato in questo inizio di stagione punta sicuramente alle posizioni di vertice. Abbiamo visto impegnato anche lui nel CIV ed è sempre stato molto veloce. Così come Can Oncu che superato il bruttissimo incidente di quest'inverno dove ha rischiato la vita è tornato a far brillare il suo talento.

Ultimi ma non in ordine di probabilità di vittoria, due svizzeri volti noti del motociclismo da ormai qualche anno. Il primo è Dominique Aegerter velocissimo nei test con la Yamaha del team Ten Kate Racing. Mentre il secondo è il campione del mondo WorldSSP 2019 Randy Krummenaker che dopo la separazione (non troppo consensuale, ndr) con MV Agusta la scorsa stagione è tornato per riconquistare il titolo.

Mathias Cantarini