Più staccate le due Toyota, per il momento ad oltre 2" dalla vetta, con i tempi che per il momento sono comunque rimasti ben lontani dalla pole fatta registrare lo scorso anno: un dato che evidenzia come tutti i team abbiano preferito concentrarsi su prove alla ricerca del giusto set-up. La sessione è stata inoltre condizionata nel finale da un violento crash occorso alla Ligier del Michael Shank Racing guidata da Oswald Negri, finita contro le barriere alla variante Michelin e danneggiando le protezioni: la Direzione Gara non ha potuto fare altro che dichiarare conclusa in anticipo la giornata, proprio mentre gran parte degli equipaggi si stava preparando per andare all'attacco del crono di Di Grassi.

In ogni caso, appare evidente come da questa giornata di test l'equilibrio regni sovrano tra le tre "regine" in LMP1: a livello di prestazioni assolute, Audi, Porsche e Toyota sembrano potersela giocare in condizioni di quasi assoluta parità per il successo finale, elemento che renderà ancora più decisivo il fattore affidabilità, già emerso prepotentemente in occasione dell'ultima 6 ore di Spa.

Per quanto riguarda la classe LMP2, occorre registrare un netto incremento prestazionale rispetto al prologo dello scorso anno, con ben otto vetture al di sotto della pole ottenuta lo scorso anno dalla Ligier del team G Drive. Alla fine a svettare è stata la Oreca-Nissan del team Eurasia Motorsport con al volante Tristan Commendy, il quale ha preceduto Nicolas Lapierre e René Rast. In GTE Pro il miglior tempo è stato appannaggio della Corvette #63 con Garcia al volante, mentre la prima delle Ferrari 488 con James Calado ha ottenuto il quinto tempo. Infine, in GTE Am si è imposta la Corvette #50 del Larbre Competition. Dopo le verifiche tecniche di rito, da mecoledì 15 si inizierà a fare sul serio, con la sessione di prove libere che andrà a precedere le qualifiche serali.

CLASSIFICA TEST 24 ORE LE MANS

Marco Privitera

 

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