Trionfo Toyota nella 6 Ore del Bahrain, settima tappa del World Endurance Champioship, con Anthony Davidson e Sebastien Buemi che hanno conquistato il titolo piloti, ma grande gioia anche in casa Ferrari, con Gimmi Bruni e Toni Vilander nuovi campioni in GTE Pro e AF Corse che si è imposta nella classifica riservata ai team.

La gara è stata però conquistata non dalla Toyota dei vincitori del titolo, bensì dalla TS040 Hybrid gemella guidata dall'equipaggio composto da Alex Wurz, Mike Conway e Stephane Sarrazin, i quali hanno preceduto di 50" la Porsche 919 guidata da Jani-Dumas-Lie che partiva dalla pole position. In terza posizione, distanziata di 57" dal vertice, ha terminato la seconda Porsche di Webber-Bernhard-Hartley.

La Toyota neo-campione è stata infatti costretta durante la seconda ora ad una sosta prolungata ai box per un problema all'alternatore, che gli ha impedito di andare oltre l'undicesima posizione finale. Tuttavia, questo inconveniente non ha arrestato la festa di Buemi e Davidson, visto che i loro principali rivali nella corsa al titolo André Lotterer, Benoit Treluyer e Marcel Fassler hanno terminato la gara in quarta posizione, dunque lontani dalla seconda piazza che avrebbe tenuto ancora aperti i giochi per il titolo piloti.

Rimane comunque ancora aperta la lotta per il titolo costruttori, con la Toyota che ha ora un vantaggio di 36 lunghezze sull'Audi, con 44 punti a disposizione nell’ultima gara in programma in Brasile.

Festa grande anche in casa Ferrari, grazie al successo di tappa colto da Bruni e Vilander che ha consentito loro di conquistare aritmeticamente il titolo in GTE Pro. Bruni, già vincitore del titolo nel 2013, ha subito preso il comando della corsa, accumulando subito 22 secondi di vantaggio rispetto ai diretti inseguitori. Nell'ultima ora di gara la vettura è tornata nelle mani di Vilander, il quale ha tagliato il traguardo davanti alla Aston Martin di Darren Turner e di Stefan Mucke, autori di una strategia diversa da quella della Ferrari.

Passando alle altre classi, nella Lmp1-L ha vinto la Rebellion n°13 di Kraihamer-Leimer-Belicchi, davanti alla Rebellion N°12 guidata da Nick Heidfeld, Nicolas Prost e Mathias Beche, i quali hanno pagato un pit stop molto ritardato.

Il team Oreca KCMG, con la squadra formata da Alex Imperatori, Richard Bradley e Matt Howson, ha ottenuto la vittoria nella Lmp2, dopo aver duellato per tutto il tempo con i propri compagni di squadra Minassian-Mediani-Zlobin fino a quando quest’ultimi non sono stati costretti al ritiro dalla competizione.

Nella classe GTE Am vittoria della Aston Martin, la quale ha così celebrato il successo nella classifica riservata ai team imponendosi per la quarta volta con i piloti David Heinemeier-Hansson e Kristian Poulsen, davanti a Michele Rugolo, Stephen Wyatt e Andrea Bertolini al volante della Ferrari 458 Italia della AF Corse.

Al termine della stagione manca ora solo l’ultimo appuntamento: la 6h di San Paolo, in programma il prossimo 20 Novembre.

Chiara Zaffarano

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