La notizia di lunedì del ritorno di Audi Sport nel mondo dell'endurance equivale ad un'importante speranza per il futuro. Archiviata la stagione 2019/2020, il FIA World Endurance Championship si prepara per un nuovo ciclo regolamentare con le Hypercar in attesa dell'arrivo delle LMDh.

Quest'ultima piattaforma, decisamente più economica, sbarcherà nel panorama dell'endurance dal 2022 e gareggerà nell'IMSA WeatherTech SportsCar Championship e nel FIA WEC.

Audi è il primo costruttore che, in seguito all'uscita dalla Formula E, ha annunciato la propria adesione a questa formula. Sono invece molti altri i costruttori che hanno strizzato l'occhio a questa nuova formula innovativa.

Chi sarà il prossimo ad entrare tra le LMDh?

Audi inserisce il proprio nome accanto a Toyota, Glickenhaus, ByKolles e Peugeot, formazioni che hanno confermato ufficialmente un programma Hypercar a partire dal prossimo anno.

La compagine teutonica, a differenza delle altre, è la prima che ha iscritto il nome tra le LMDh, realtà che ha raccolto l'interesse di molti altri costruttori. Il primo fra tutti è la Porsche. Il marcio di Stoccarda non ha nascosto il proprio favore per questa classe. Non vi è la conferma ufficiale, ma le speranze sono senza dubbio alte.

Oltre alle squadre tedesche attenzione anche ad un possibile annuncio da parte di McLaren, orientata per un ritorno nell'endurance dopo alcune importanti dichiarazioni del CEO Zack Brown. Il numero uno del brand di Woking, presenza fissa nelle corse di durata con United Autosport, dichiarò lo scorso settembre: "Il budget per le gare è in linea con le nostre aspettative. Sono soddisfatto dei costi". Lo statunitense attendeva una partecipazione di nuovi competitor, desiderio che sembra realizzarsi con il passare del tempo.

Sul fronte inglese attenzione anche ad Aston Martin che, come ricorderete, avrebbe dovuto debuttare nel 2021 con un'Hypercar. Gli esagerati costi di gestione hanno portato i vertici a rinunciare al progetto, ma l'idea LMDh non è mai stata bocciata definitivamente. Dall'America attualmente non si muove nulla, ma è risaputo il desiderio di Roger Penske di poter competere a Le Mans. L'unica opportunità vera per l'ex pilota di F1 al momento è proprio la LMDh, vedremo

Cosa accadrà ora?

I presupposti per far rinascere l'endurance globale ci sono. Audi ha lanciato la sfida certa di una piattaforma che dalla sua presentazione, avvenuta lo scorso gennaio a Daytona, ha riscosso l'approvazione di svariati costruttori e privati. I costi non sono esagerati, l'offerta ghiotta e l'occasione sembra irripetibile.

Seguono aggiornamenti...

 Luca Pellegrini