Tra offerta Sky 2018, bilancio del primo anno di esperienza con il Motomondiale e alcune curiosità sui piloti, ecco le risposte di Vera alle nostre domande.

Vera, benvenuta intanto a Motorbike Circus. Ci tracci un bilancio del tuo primo anno con la squadra MotoGP?
“Grazie mille per l’invito, è un piacere ed un onore. Mi diverto tanto, siamo una bella squadra e ed è divertente andare nel paddock ed in pista a seguire tutto. E’ proprio una figata”

Prima di addentrarci sull’aspetto prettamente racing post prima gara, ci spieghi le novità ed anche l’offerta di Sky Sport MotoGP per quest’anno?
“La squadra Sky Sport conta di un giornalista in più che è Dovizioso (ride), titolare della rubrica “Dovi Vai”, che ci spiegherà di volta in volta e di pista in pista qualcosa dal suo punto di vista. Come giornalisti effettivi ci sono Antonio Boselli, che sarà ai box insieme a noi al posto di Marco Selvetti, ed anche Alex De Angelis, che sarà mio ospite nei vari studi e farà i vari collegamenti dai box. Il punto di vista di un motociclista fa sempre comodo. Parlando di tecnologia c’è il nuovo decoder Sky Q, che è un incrocio tra la tecnologia degli smartphone e quella della TV: praticamente si ha la possibilità di far fare quello che si vuole alla propria tv, guardare più programmi insieme, uscire e riprendere una cosa che si stava vedendo mentre un’altra persona in casa sta guardando un’altra trasmissione, un altro mondo”.

Come ti sei trovata in un ambiente di lavoro prettamente maschile?
“Loro sono molto carini ma quando non usano delle gentilezze io e Francesca Zambon li riprendiamo immediatamente, rimettendoli subito in riga. Anzi, essendo solamente in due donne, siamo molto coccolate. Avendo fatto anche il calcio prima di arrivare in MotoGP, sono abbastanza abituata a lavorare con i maschietti. Ci sono alcuni aspetti però che rendono la cosa più complicata, perché quando sei donna ti “squadrano” un po’. In realtà nel mondo MotoGP l’ho trovato piuttosto normale che ci sia una donna all’interno dell’ambiente”.

Che idea ti sei fatta del Circus del Motomondiale dopo questo primo anno?
“E’ un ambiente bellissimo perché c’è una passione incredibile, la passione per le moto ed i motori è qualcosa che va al di là di qualsiasi sensazione normale perché ci sono i piloti che vivono per quello ed hanno teste molto particolari, una sensibilità speciale che si ritrova in tutte le persone che seguono il Motomondiale. Tutti i motociclisti e gli appassionati di moto che ci seguono hanno una sensibilità particolare, una follia che è speciale nella normalità della media, e l’ambiente del paddock è molto “friendly”. Siamo tutti amici, tutti consapevoli di far parte dello stesso spettacolo, della stessa passione, per cui sappiamo anche divertirci ed in particolare il giornalista è visto come una persona che fa parte dello show, non come qualcuno che deve carpire notizie ed andarle a raccontare, ma come qualcuno a cui fa piacere raccontare delle cose e che cerca di raccontarle nel migliore dei modi sperando di riuscirci”.

Tra i piloti, hai stretto un’amicizia in particolare con qualcuno? Chi è il più simpatico del paddock?
“Uno è sicuramente Valentino Rossi, simpatico, divertente, alla mano, mette allegria quando arriva, trasmette qualcosa solo con la presenza. Lorenzo è carino, gentile, magari non starà simpatico a tutti di primo acchito, però è una persona molto piacevole. Crutchlow è matto e divertente, così come Redding. Un po’ tutti del resto. In generale il pilota è “easy”, è uno al quale piace ridere, sdrammatizzare, non se la mena, per questo è molto bello essere lì ed averci a che fare. Nel paddock il team Pramac è l’hospitality per eccellenza”.

Qual è la difficoltà maggiore da gestire durante le dirette dei weekend? Tempi, interviste…
“I tempi sicuramente. Ragionando in decimi di secondo (ride) spesso non c’è abbastanza tempo perché ci sono tante cose da dire e da far ascoltare. Purtroppo non si può stare in onda per tutta la serata e cerchiamo di concentrare al meglio il lavoro. Ci sono poi sempre gli imprevisti della diretta, spontanei soprattutto dopo la gara, perché nasce tutto in base agli ospiti che arrivano e a quello che è successo durante la corsa. Bisogna gestire un po’ l’improvvisazione, che è una difficoltà, ma nello stesso tempo è la cosa più bella”

Dopo le curiosità passiamo al lato puramente racing del post gara di Losail: Martin vince la gara della Moto3 facendo back-to-back dopo Valencia ‘17, Pecco Bagnaia quella della Moto2 ed Andrea Dovizioso la MotoGP… 
“In Moto3, visto che a me piacciono i numeri, siamo 49-18 nel confronto Spagna-Italia per numero di vittorie. Credo però che quest’anno possiamo fare bene perché ci sono dei piloti che possono fare una buona stagione. Purtroppo è andata male a Bastianini, che è uno dei più quotati, così come Bulega, però sono nomi che sentiremo spesso in questa stagione. Meno male che Dalla Porta è salito sul podio, quindi un po’ di italianità l’abbiamo avuta in Moto3. Bellissima la vittoria di Pecco, è una persona gentile, carina, poi quando sale in moto, come il Dovi, diventa un animale da gara pazzesco e mi ha fatto ridere il nonno perché ha detto che è stata la gara più noiosa di Pecco: è stato in testa dall’inizio alla fine, il tutto dicendolo con affetto perché è stata una vittoria incredibile per lui e per lo Sky Racing Team VR46. Quel sorpasso di Dovi l’abbiamo ribattezzato “la mossa Dovi” perché in Austria, in Giappone e Losail è riuscito alla fine a fregare Marquez all’ultima curva: lui non gli chiude la porta, lo lascia passare, incrocia la traiettoria e riesce ad avere la meglio su uno forte e furbo come Marquez, a dimostrazione che la stagione dell’anno scorso non era un caso ma bensì una crescita che potrebbe raggiungere l’apoteosi quest’anno”.

Sarà finalmente l’anno del Dovi dopo aver sfiorato il titolo l’anno scorso?
“Spero e credo di sì, anzi voglio sbilanciarmi e dico proprio sì. L’anno scorso ha avuto una crescita non solo lui, ma anche la Ducati è migliorata, diventando sempre più di Dovizioso. Quindi penso e spero che anche sulle piste dove ha fatto tanta fatica riuscirà a fare meglio, perché Marquez dove non è riuscito a vincere è riuscito comunque ad ottenere una posizione abbastanza buona, mentre Dovi no. Mentre quest’anno credo che con il lavoro di Dall’Igna e di tutta la squadra Ducati potrà essere competitiva anche sulle piste difficili”.

Piccola domanda in chiave mercato: gira voce di un team Marc VDS verso Yamaha nell’ottica di un team satellite per Casa costruttrice…
“Confermo che si tratta di una voce, però notizie certe non ce ne sono quindi per il mercato rimando a Sandro Donato Grosso che è il nostro insider delle notizie di mercato. Però sì, c’è questa voce”.

Grazie Vera per essere stata con noi in questa puntata e grazie per le risposte…
“Ho io una domanda per voi: quand’è che venite in qualche gara? Quando ti vedo?”

Non so se vedrai me, ma al 90% i miei colleghi perché io mi occupo più di Superbike, ma non è detto…
“Vi aspetto al truck di Sky a bordo pista per un caffè”.

Ancora grazie mille Vera e quando vuoi sei la benvenuta!
“Grazie mille ed un saluto a tutti”.


Marco Pezzoni - @marcopezz2387