E' una settimana da dimenticare per il mondo delle due ruote, che deve fare i conti con un'altra vittima. Dopo Jakub Gurecky e Jason Aguilar, che hanno perso la vita in differenti circostanze negli ultimi due giorni, oggi è arrivata la notizia della scomparsa di Thannaphet Kusuwan. Il 17enne thailandese è rimasto vittima di un incidente sul circuito di Buriram mentre stava svolgendo i test ufficiali della Honda Thai Talent Cup.

UNA TRAGICA DINAMICA PER THANNAPHET

Secondo le prime ricostruzioni, il pilota è stato colpito dalla sua Honda NSF 250 che stava guidando in quel momento sulla pista asiatica .Purtroppo, i servizi di emergenza non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita. Di conseguenza, l'organizzazione ha confermato la sua morte. La serie di incidenti in cui sono coinvolte le giovani promesse continua senza sosta e sia Dorna che la FIM hanno reagito alzando i limiti di età per le diverse competizioni. Inoltre, si sta continuando a lavorare per migliorare la formazione e l'equipaggiamento di ciascuno dei piloti, al fine di evitare di ricevere ulteriori notizie come questa. 

ENNESIMO DECESSO IN UN ANNO DA BRIVIDI

Negli ultimi otto mesi sono deceduti infatti sette talenti motociclistici. A partire dal 19enne svizzero Jason Dupasquier del team PrüstelGP-KTM, protagonista di un incidente mortale durante le qualifiche della Moto3 al Mugello a fine maggio. Poi è arrivato lo sgomento per la drammatica perdita di un altro giovane pilota. Stiamo parlando del 14enne Hugo Millán Gracia, investito nella gara della European Talent Cup ad Aragon ed è morto sul luogo dell'incidente. A fine settembre, in occasione della gara del Campionato del Mondo Supersport 300 di Jerez, abbiamo assistito alla tragica caduta del 15enne pilota Yamaha Dean Berta Viñales, cugino del nove volte vincitore della MotoGP Maverick Viñales, il cui padre gestiva il team nel mondiale SSP 300. E per finire nella giornata di Lunedì 8 febbraio 2022 le morti di Jason Aguilar (deceduto, occorre sottolinearlo, durante un allenamento in mountain bike) e Jakub Gurecky.

Giacomo Da Rold