Rivoluzione in ambito Superlicenze. Se ne parlava da diversi mesi e l'argomento era diventato ancora più d'attualità dopo gli ingaggi da parte della Toro Rosso dei giovanissimi Max Verstappen e Carlos Sainz Jr. L'estremizzazione delle politiche Red Bull sulla gestione delle nuove leve, che ha appunto portato alla scuderia satellite di Faenza i due baby-fenomeni, ha generato molte polemiche e dubbi sulle conseguenze che potrebbero derivare dal concedere la licenza per la massima formula a piloti sicuramente veloci e talentuosi, ma con ancora poche “ore di volo” alle spalle rispetto ai colleghi che troveranno al loro fianco sulla griglia di Melbourne.

Per questo motivo, in seguito all'ultimo Consiglio Mondiale del motorsport tenutosi a Doha, la FIA ha stabilito l'introduzione di nuove regole per l'approdo in Formula 1 a partire dal 2016, in modo da migliorare i criteri per determinare quali piloti posseggano i requisiti necessari per ottenere il via libera a gareggiare nella classe regina. A questo scopo è stato perciò studiato un sistema di punteggio, reso noto dalla FIA stessa, che per i team di fatto cambia le carte in tavola in merito ai futuri piloti: un sistema che rende la strada verso la massima serie più meritocratica e che, allo stesso tempo, obbligatoria una corposa dose di gavetta necessaria per accumulare l'esperienza sufficiente.

Il sistema elaborato prevede un punteggio basato sui piazzamenti in classifica piloti nei vari campionati esteri e nelle serie propedeutiche, partendo dalla Formula 2 (che nei piani della Federazione dovrebbe essere rinnovata e reintrodotta proprio nel 2016) e passando per le varie GP2, GP3, F. Renault 3.5, WEC, IndyCar, Formula 3 e Formula 4. Il punteggio minimo per ottenere la Superlicenza sarà dunque di 40 punti nell'arco di tre stagioni: una regola che esclude quindi il “salto” per piloti che hanno ottenuto solo un piazzamento in campionati come WSR e GP3 (guarda caso, extra-FIA) e che invece promuove categorie emanate dalla Federazione come la F.3 europea e il WEC.

Curiosamente, in base a queste nuove regole i due piloti Toro Rosso 2015 non avrebbero avuto sufficienti credenziali per l'ingaggio in Formula 1 a seguito dei loro risultati, così come Daniil Kvyat non le avrebbe avute la scorsa stagione pur avendo vinto il campionato in GP3. Altre norme di questo nuovo regolamento prevedono poi che i piloti abbiano già compiuto 18 anni il giorno di inizio del primo weekend di gara in F1, che rispondano a un questionario su codici sportivi internazionali e regolamenti FIA e che abbiano completato almeno l'80% del campionato in almeno due stagioni di una delle serie valide per il punteggio.

Di sicuro qualcuno alzerà dubbi in merito alla declassificazione implicita della F.Renault 3.5, messa iniquamente allo stesso livello della GP3 anziché della GP2, ma non sorprende che la FIA spinga per dare un peso maggiore ai propri campionati. Il tutto, si spera, per il bene della F.1 e del motorsport.

Stefano Russo

Posizione in campionato 10°
FIA F2 Championship (dal 2016) 60 50 40 30 20 10 8 6 4 3
GP2 Series 50 40 30 20 10 8 6 4 3 2
FIA F3 European Championship 40 30 20 10 8 6 4 3 2 1
FIA WEC (solo LMP1) 40 30 20 10 8 6 4 3 2 1
IndyCar 40 30 20 10 8 6 4 3 2 1
GP3 Series 30 20 15 10 7 5 3 2 1 -
Formula Renault 3.5 30 20 15 10 7 5 3 2 1 -
Japanese Super Formula 20 15 10 7 5 3 2 1 - -
Campionati nazionali F.4 10 7 5 2 1 - - - - -
Campionati nazionali F.3 10 7 5 2 1 - - - - -
Formula Renault (Eurocup, Alps o NEC) 5 3 1 - - - - - - -

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