Le due ruote si apprestano così a percorrere la stessa strada delle automobili, il cui futuro è indissolubilmente legato alla connessione ad internet non solo per quanto riguarda l'entertainment ma anche e soprattutto per la sicurezza; il tutto per non parlare dei feedback per i produttori, i quali così potranno migliorare sempre più i propri prodotti.

"Una migliore connettività permetterebbe di fornire al produttore una grande mole di dati, fornendo un quadro in tempo reale di come viene utilizzato lo scooter, dei problemi comuni riscontrati, delle aree in cui si verificano delle rotture e altro ancora": questo è stato il commento del costruttore italiano. Questa metodologia di acquisizione dati è una vera e propria rivoluzione per i progettisti che così hanno la possibilità di avere feedback sulle proprie scelte costruttive e porre in essere correttivi per migliorare sempre più la produzione. Una manna, insomma, per il mondo delle due ruote, fino ad oggi penalizzato in questo senso rispetto alle automobili.

"Ad esempio, vi sarà la possibilità per gli scooter di avvisare le squadre di soccorso subito dopo un incidente, o per offrire consigli in tempo reale ai conducenti per quanto riguarda possibili pericoli: entrambe applicazioni che potrebbero salvare la vita. In ultima analisi, il progetto mira a portare il mondo delle due ruote nell’internet dei veicoli, e portare soluzioni innovative che miglioreranno la vita dei piloti di tutto il mondo", parola dei costruttori.

Sono in molti ad ipotizzare per un futuro prossimo un flusso di dati incrociati tra i veicoli per evitare gli incidenti e questo dovrà avvenire anche tra due e quattro ruote, in modo da migliorare sempre più la sicurezza stradale.

Fabrizio Crescenzi