UN TITOLO DIFFICILE. Per diventare campioni ci vogliono resilienza, talento e una sana dose di fortuna. Michael Ruben Rinaldi lo sa, e (anche se in un modo molto peggiore) lo ha compreso anche Florian Marino. Questo titolo 2017 non è frutto di una battaglia all’ultima curva, bensì di una lotta composta anche di calcoli matematici, dove più che a vincere bisogna puntare a non sbagliare. Rinaldi viene da un insieme di gare incolori, il suo ultimo podio risale addirittura al round tedesco del Lausitzring. Lì Michael aveva un patrimonio di punti importante, ma alcune difficoltà tecniche (e la stressante pressione di essere in testa ad una coppa del mondo) non gli hanno permesso di esprimersi al massimo del suo potenziale. La sesta posizione conquistata però ha dimostrato la coscienza dei limiti (suoi e degli altri) di Rinaldi, che è riuscito a concretizzare il suo sogno senza farsi soffocare dalla smania di vincere le gare. La maturità è un altro componente fondamentale di un campione.

BENTORNATO MARKUS! Va forte nel Mondiale Endurance, ha stravinto il campionato IDM (l’ultimo per ora, vista la chiusura del campionato nazionale) e, se le dimostrazioni sopraelencate non fossero state sufficienti, ha riportato una BMW sul gradino più alto del podio dopo la vittoria di Faccani in casa a Misano. Reiterberger merita sicuramente un posto più in alto rispetto alla Superstock, perchè questa categoria è fatta per far abituare i ragazzi alla cilindrata piena, non per introdurre un pilota del suo talento al mondiale. Sicuramente la parentesi Althea è andata male, con colpe da ambedue i lati, ma la velocità di Markus è inopinabile, e lo dimostrerà l’anno prossimo. Il Jonathan Rea della STK1000?

MARINO VS RAZGATLIOUGLU. Per qualcuno che vince, qualcun altro deve necessariamente perdere. Ma gli altri due contendenti al titolo sono stati intralciati da una bella dose di sfortuna: Toprak Razgatlioglu rientrava proprio a Jerez dopo la caduta rimediata in Francia, che gli ha procurato una dolorosissima lussazione alla spalla e la perdita di una bella dose di punti. La sua terza posizione sa quindi di sforzo eroico, ma il più diretto contendente al titolo oggi era Florian Marino,  che si trovava a soli otto punti di distacco dal neo incoronato Rinaldi. Anche qui, la sfortuna ha detto la sua: il francese è finito in terra dopo due curve, centrato da Alt proprio a pochi metri dallo start. Perché i campioni dalla loro devono avere anche la fortuna.

Alex Dibisceglia

 

{jcomments on}