Una cosa incredibile, pensando anche al mostro di moto che aveva tra le mani. Pensandoci, è più o meno la punta massima toccata dalle Indycar sugli ovali statunitensi…e la cosa fa rabbrividire se una moto stradale arriva a toccare queste velocità. Sembra facile, ma per record del genere ci vuole una grande preparazione, e Kenan si è preparato per bene per questa cosa andando anche per gradi: prima 391 km/h, poi 396 km/h, predisponendo tutto alla perfezione per questo grande evento. Il luogo (ponte di Izmit), la data (30 giugno), l’orario (5.30 circa del mattino) e l’attrezzatura giusta (una tuta speciale ad alta aerodinamicità) per avere strada libera e scatenare la potenza della sua Kawasaki H2R. La quale è stata leggermente modificata per poter arrivare all’incredibile traguardo dei 400 km/h come dichiarato dallo stesso Kenan, visto che senza modifiche poteva arrivare “solamente” a 380 km/h.

A presenziare all’evento ovviamente il premier turco Erdogan che nella giornata precedente aveva inaugurato il ponte tecnologico che poi ha fatto da scenario per questo incredibile record. Se convertiti in miglia orarie, il numero è ancora più spaventoso: 248,54 mph.

Il suo record ha già fatto il giro del mondo ed il video realizzato per l’occasione ha ottenuto un sacco di visualizzazione sui social, segno del grande seguito che ha questo straordinario pilota turco che ha vinto tutto quello che si poteva vincere in Supersport e che sta tramandando le sue conoscenze a giovani piloti turchi della sua academy: tra di essi c’è il suo pupillo Toprak Razgatlioglu, già campione Stock 600 ed oggi impegnato nella Coppa Superstock 1000 con la Kawasaki ZX10R sempre del team Puccetti.

Il futuro di Kenan è ormai delineato: ha rinnovato fino alla fine del 2017 per poi intraprendere la carriera da Team Manager sempre all’interno del Team Puccetti, visto l’impegno del team anche in Superbike con Marco Melandri. Ma prima per il turco c’è da vincere l’ennesimo titolo in Supersport: se ci riuscisse sarebbe il quinto della sua straordinaria carriera. Una sorta di Carl Fogarty della Supersport, visto che mai nessuno ha vinto quanto il turco nella categoria di mezzo del Mondiale Superbike.

Marco Pezzoni

 

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