Un visibilmente emozionato Ivan Capelli ha dato ufficialmente il via alla lunga settimana del Gran Premio d'Italia, che si svolgerà domenica nel "Tempio della Velocità" di Monza. Il neo-presidente dell'Automobile Club Milano ha difatti introdotto la conferenza stampa di presentazione dell'85esima edizione del più importante appuntamento motoristico nazionale. Di fronte alla platea presente presso la sala stampa "Tazio Nuvolari" dell'autodromo brianzolo, l'ex-pilota Ferrari ha tenuto dapprima a ringraziare i compagni d'avventura che gli hanno consentito di raggiungere questo prestigioso incarico, per poi parlare del presente e (soprattutto) futuro della gara monzese, recentemente messo in discussione da alcune dichiarazioni di Bernie Ecclestone. Al fianco di Capelli, e con lo speaker ufficiale dell'autodromo Luigi Vignando in veste di moderatore, altre personalità del panorama sportivo e politico: in primis, il presidente Aci-Csai Angelo Sticchi Damiani, ma anche il presidente Sias Andrea Dell'Orto, il sindaco di Monza, Roberto Scanagatti, l’assessore allo Sport della Regione Lombardia, Antonio Rossi, il presidente della Provincia di Monza Brianza, Dario Allevi, il presidente del Coni Lombardia, Pierluigi Marzorati. “Dopo tanti Gran Premi d’Italia vissuti nelle vesti di tifoso, di pilota e di commentatore televisivo - ha esordito Capelli - è per me un onore ed un’emozione presentarmi per la prima volta quale presidente di una gloriosa Associazione che da 111 anni tutela gli automobilisti e gli utenti della mobilità e promuove lo sport motoristico. E che dal 1922 gestisce questo impianto unico nel mondo per la sua storia e per le sue caratteristiche, da tutti conosciuto come il tempio della velocità”. A chi gli chiedeva lumi sul futuro del Gran Premio, Capelli è stato ben chiaro: "Attualmente Monza ha un contratto fino al 2016, ma quanto prima parleremo con Ecclestone al fine di discutere il rinnovo fino al 2020, anno in cui scadrà l'attuale Patto della Concordia". Alle dichiarazioni dell'ex-pilota hanno fatto eco quelle di Sticchi Damiani, il quale ha sottolineato: "Finché sarò presidente dell'ACI si farà il Gran Premio d'Italia di F1 a Monza. Il Mondiale F1 non può prescindere dall'Italia e da Monza. L'Autodromo è il tempio dello sport automobilistico - ha continuato Sticchi Damiani - e stiamo lavorando intensamente per ribadire la centralità del Gran Premio d'Italia a Monza nel calendario mondiale della F1: una sfida che possiamo vincere solo con il sostegno sinergico di tutti. Non ci accontenteremo di una conferma protempore tra i GP incerti di anno in anno". Dunque, puntare sul presente per guardare al futuro. Questo nonostante un'edizione dove l'afflusso di pubblico si prevede in calo (al momento del 12%) rispetto all'edizione precedente: "Ma occorre tenere presente che quest'anno la Ferrari non è in lotta per il Mondiale - ha puntualizzato Capelli - e che lo scorso anno ci fu un vero e proprio boom di presenze, che riuscì a riempire l'85% della capienza totale dell'autodromo". Insomma, nonostante i problemi di svariata natura, Monza continua ad esserci. E lo fa con il consueto carico di buona volontà e ottimismo, in attesa di potersi godere l'abbraccio del proprio pubblico.

Marco Privitera

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