La dotazione di bordo della nuova Golf dovrebbe essere quella esposta ad inizio 2017 al CES di Las Vegas dal costruttore tedesco. In particolare la nuova generazione del Modular Infotainment Building MIB con strumentazione completamente digitale e l'eliminazione di pulsanti ed interruttori. Il display Active Info 3D prende il posto del classico contachilometri e contagiri, in modo che il conducente possa avere tutte le informazioni a porta d'occhio e, quindi, non mancherà neanche l'head-up display per proiettare sul parabrezza le informazioni strettamente necessarie come le indicazioni del navigatore, la distanza dal veicolo che precede ed altro. Una dotazione finora vista solo su vetture di gamma superiore e sulla rivale Mercedes Classe A. Non mancheranno i controlli vocali nonostante il probabile utilizzo di un grande touchscreen al centro della plancia. Proprio come la connazionale, anche la VW si avvicina al mondo internet permettendo al MIB di interagire con Amazon, Google ed Apple. La connessione tra l'infotainment di bordo ed i dispositivi mobili del conducente sarà garantita attraverso la creazione di un ID utente Volkswagen, in modo che si possano avere impostazioni preconfigurate come per sedile, luce ed altro ancora. Le impostazioni, infatti, restano memorizzate tramite l'ID e vengono richiamate ed utilizzate una volta saliti a bordo. 

Per quanto riguarda la carrozzeria dovrebbero esserci la "classica" berlina, la variant, la cabrio e la GTI. Poche sono le informazioni circa i dettagli aerodinamici della nuova Golf 8 e del look in generale. Dalle poche vetture camuffate viste circolare su strada, la nuova edizione dovrebbe essere più schiacciata e più larga della precedente. Nuova struttura per le fiancate con un bordo accentuato all'altezza delle maniglie delle portiere. Il design della nuova serie non dovrebbe tradire gli stilemi classici di VW. 

Come anticipato, le prime vetture dovrebbero uscire dalla linea di produzione a giugno 2019, ma per la variant gli appassionati dovranno attendere fino al 2020. La station wagon, per chiamarla in altro modo, dovrebbe avere un'abitabilità aumentata visto l'interasse maggiorato, così come lo sbalzo posteriore per ricavare maggiore spazio nel vano di carico. Altro grande must della Golf è la GTI, ma anche l'allestimento R-Line. La VW pensa a tutti i possibili acquirenti per ampliare sempre più l'appetibilità di questa vettura divenuta insostituibile per il costruttore tedesco. 

I ben informati parlano di qualità aumentata per la Golf 8 con sospensioni e sterzo nuovo. Un tema importante per VW sono diventati i motori dopo lo scandalo DieselGate ed allora giungono voci di un 3 cilindri monolitico "pulito" da 95 a 116 cv alimentato a diesel da 1,4 litri, ma anche di un 1,5 da 130 a 150 cv. Non mancheranno i 2 litri a 4 cilindri per la GTI da 197 cv a benzina e quello per la TDI da 136 a 204 cv a gasolio. In pratica dovrebbero essere gli stessi che stanno già dotando le Audi con elettronica di massa in grado di contenere i consumi e le emissioni di CO2. Ci sarà anche la propulsione ibrida da 48 volt, sostanzialmente una evoluzione di quella attuale a 12 volt abbinato ad un motore endotermico per avere un consumo totale per 100 km di appena 0,3 litri di carburante. E-Boost garantirà grande coppia all'avvio ed ai bassi regimi grazie alle caratteristiche del motore esotermico. La GTE sarà dotata dell'ibrido plug-in per una potenza totale di 220 cv. VW ha pensato anche di utilizzare GPL e metano per i suoi motori da 1,5 litri da 130 cv in una nicchia di mercato sempre in crescita e ricca di concorrenza agguerrita.

La Volkswagen rinnova così la sua vettura più venduta e mette in campo tutto il suo know how per venire fuori definitivamente dal DieselGate. I tanti appassionati di Golf devono solo attendere qualche altro mese prima di poter ordinare l'ottava serie della regina d'Europa che dal 1974 resta in cima alle classifiche di vendite.

Fabrizio Crescenzi