Musk è senza dubbio un visionario ma al tempo stesso è attento al presente, come evidenziato dalla sua attenzione verso possibili attacchi hacker ai moderni sistemi di guida delle automobili: "Pensate cosa succederebbe se entrassero nel sistema di guida e facessero confluire tutte le auto qui a Rhode Island? Sarebbe la rovina per Tesla". Il tratto distintivo della comunicazione del sudafricano è il solito, fatto di frasi ad effetto dietro a tanto studio.

A proposito di guida autonoma, Musk ha dichiarato che al momento occorre un comando in grado di consentire agli umani di prendere il controllo dell'auto in qualsiasi momento. Il CEO di Tesla ha palesato il suo timore di una "guerra" scatenata da vetture fuori controllo. Dichiarazioni che non ti aspetti, ma evidentemente fondate e mirate a far mantenere alta al settore l'attenzione verso la sicurezza informatica delle autovetture. Ha chiesto, dunque, all'amministrazione statunitense di regolamentare le cosiddette le cosiddette intelligenze artificiali, arrivando a proporre la creazione di un'autority apposita per prevenire minacce derivanti da attacchi cibernetici alle auto del presente e, soprattutto, del futuro.

Fabrizio Crescenzi

 

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