F1 LIVE 🔴 GP Azerbaijan 2025 - Gara

Credits: FIM JuniorGP
Credits: FIM JuniorGP

Leonardo Zanni, al suo primo anno nel campionato JuniorGP, sta già facendo parlare di sé. Con una vittoria ad Aragón nel suo palmarès, molti lo vedono già proiettato verso il Mondiale, un traguardo che però per lui rimane ancora un obiettivo futuro. La scorsa settimana, alla vigilia del round di Misano, abbiamo avuto l'occasione di incontrarlo. 

Il rookie che sorprende: “Una vittoria al primo anno non è da tutti i giorni”

Questo weekend corri in casa: come ti senti? Senti una motivazione maggiore o più pressione?

“Correre in casa è sempre un'arma a doppio taglio perchè ti può dare pressione appunto e può darti anche molto supporto. In generale a me non cambia molto, perchè non sento molto né la pressione né il supporto. Sono abbastanza freddo. Però qui ho anche molti miei amici che vengono a vedermi e sicuramente questo mi aiuterà, perchè mi dà motivazione a fare ancora meglio". 

Ti sei fatto delle aspettative per il fine settimana?

“No, mai. Al primo anno in Moto3, mai porsi obiettivi troppo grandi perchè poi non li raggiungi e mentalmente è un attimo che vai sotto un treno”. 

Quest'anno è il tuo primo anno nella categoria, hai già dimostrato di essere competitivo e ad Aragón è arrivata la prima vittoria: questo trionfo ti ha dato maggiore fiducia per affrontare il resto della stagione?

“Sicuramente si, ma è anche difficile perchè dopo che hai vinto devi fare sempre bene ed ssere molto continuo. Appena hai qualche problema è un attimo che diventi nessuno in questo sport. Però sicuramente ci ha dato una base da cui partire anche per l'anno prossimo, perchè una vittoria al primo anno non è da tutti i giorni. Sono sicuro che con il team e con un grande lavoro possiamo anche mettere la firma su altre coppe quest'anno”. 

Credits: FIM JuniorGP

In quale aspetto senti di dover ancora migliorare?

“Sicuramente nei primi turni di tutti i weekend ho qualcosa da imparare, perchè al Mondiale appena entrano fanno i record. Invece io qua entro e fatico un po' a trovare la quadra”. 

Se dovessi scegliere un aspetto della tua guida che ti definisce come pilota, quale sceglieresti?

“Un punto forte della mia guida sono sicuramente le curve veloci, perchè non ho paura: magari una curva difficile che è da fare in pieno, la riesco a fare. Un altro punto forte è che sono un grande lavoratore: per ogni cosa che non va bene, lavoro sempre al massimo finché non la raggiungo. Poi, forse anche l'inserimento in curva, quando non ho problemi sulla moto, è un mio punto forte”. 

Il Mondiale: “Vediamo queste gare come vanno”

Un referente a cui ti ispiri?

“Al giorno d'oggi Sinner. In moto come stile di guida Quartararo, ma come pilota in generale Valentino Rossi e Márquez”. 

Come definiresti la tua stagione finora in una parola?

“Rinascita”.

Perchè?

“L'anno scorso ero in difficoltà con vari infortuni: sono stato operato quattro volte in un anno e tre volte in un mese. Ho passato un po' di situazioni brutte, anche con la Talent Cup, dove il mio fisico mi limitava molto su queste moto piccole. Con la Moto3 è già un po' più facile, però comunque si sente il limite del peso e dell'altezza. Facevo quindi fatica e non riuscivo a fare grandi risultati, se non il podio sempre qua a Misano. Però, quest'anno è andato tutto liscio, anzi sta andando tutto liscio. L'anno scorso c'è stato un po' il declino e quest'anno forse un po' la rinascita”. 

Fisicamente sei al cento per cento ora?

“Fisicamente ora si, mentalmente potrei fare ancora uno step. Penso che alla fine, se si guardano anche i miei avversari che hanno fatto gare anche al mondiale, la wild card al mondiale ti fa fare già lo step. Questo secondo me, fa una grande differenza mentalmente, però fisicamente sono al cento per cento. Mentalmente forse mi manca quello step del Mondiale; il non abbattersi già l'ho superato, e sono in una delle mie forme migliori”. 

Vedremo presto Leonardo Zanni nel Motomondiale?

“C'è un po' il gossip su di me riguardo al Mondiale il prossimo anno, però non penso che ci andrò per l'età: avendo 17 anni, dovrei fare almeno terzo in campionato per poi avere la deroga di andare al Mondiale sotto i 18 anni. Il problema è che i team del Mondiale non aspettano fino a fine novembre per firmare il contratto, quindi è molto difficile per me. Potrei fare qualche wild card, ma questo dipende sempre se me lo merito o no, vediamo come vanno queste gare. Però no, al Mondiale per l'anno intero non so ancora niente e non mi faccio neanche coinvolgere da queste cose, perchè anche lì c'è molta pressione. Quando si parla del Mondiale, per un ragazzino di 17 anni è molto difficile gestire l'idea di dover vincere subito”.

Da Misano - Giulia Pea