Conclusi i primi test stagionali della MotoGP, è tempo di bilanci in casa Honda e la situazione appare tutt’altro che rosea per il team giapponese. Márquez ha affermato di essere più soddisfatto delle sue condizioni fisiche che della moto, mentre Mir è ancora lontano dai tempi di Ducati e Aprilia. 

Marc detta la linea da seguire

Marc Márquez, il più esperto dei piloti Honda, ha girato molto in questi tre giorni, scartando via via tre dei quattro modelli messi a disposizione dalla Casa Alata. Come ha lui stesso affermato, il nuovo direttore tecnico Kawauchi "vuole capire molte cose a livello di concetti", motivo per cui il centauro di Cervera ha effettuato diverse prove, nella speranza di ottenere quante più informazioni utili possibile per lo sviluppo della moto. 

Credits: Honda Repsol - Twitter

Márquez ha chiuso con il decimo crono in 1’58”666, risultando il primo pilota su moto non italiana nella classifica dei tempi dei test. Un risultato di certo non incoraggiante per Honda, che ha sofferto gli stessi problemi già riscontrati a Valencia: poca trazione e difficoltà nelle frenate ad alta velocità. Per di più, il programma di lavoro è stato rallentato dalla pioggia caduta nel secondo giorno, comportando un'archiviazione dati di dimensioni inferiori rispetto al previsto. Criticità che i giapponesi dovranno risolvere in fretta in vista dei prossimi test a Portimao, pista in cui inizierà il nuovo mondiale della classe regina (24-26 marzo). Come ha sottolineato lo stesso Márquez, infatti, a Sepang "era importante prendere una direzione", scegliendo uno dei prototipi da sviluppare. Ora, però, è tempo di fare uno step ulteriore per tornare competitivi. 

Mir contento dei passi avanti

Discorso diverso, invece, per Joan Mir. Il pilota maiorchino ha iniziato a prendere confidenza con la sua RC213V proprio durante questi primi test, non andando oltre il dodicesimo tempo. Mir si è detto contento di aver fatto passi avanti: "Ho imparato molto e ho iniziato a guidare secondo lo stile che la Honda richiede". Rimane, però, coi piedi per terra perché "siamo ancora lontani da Ducati e Aprilia". In Malesia, Mir ha provato due telai diversi, facendo registrare il suo miglior crono con la nuova specifica. Come Márquez, anche lui ha riscontrato problemi di trazione, l’aspetto su cui Honda sembra perdere di più rispetto agli avversari. 

Credits: Honda Repsol - Twitter

Questi test, dunque, hanno ancora una volta confermato i problemi di sviluppo che hanno caratterizzato le ultime stagioni di Honda, che dalla sua parte è impegnata a provare qualsiasi soluzione, mandando addirittura in pista Marc Márquez senza le alette per accumulare dati significativi sull'efficienza aerodinamica. La speranza è quella di vedere delle evoluzioni tecniche importanti ai prossimi test, in programma a Portimao l’11 e il 12 marzo. Un interessante antipasto in vista del primo appuntamento della stagione, che partirà proprio in Portogallo il 26 marzo. 

Giorgia Guarnieri

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