Credits: Oracle Red Bull Racing
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Tra nuvoloni cupi alternati a qualche spiraglio di sole inglese, la Red Bull sprofonda nella sessione di qualifiche del GP Gran Bretagna. Ad ottenere la pole in quel di Silverstone non c'è infatti Max Verstappen. L'Olandese chiude in piazza mentre davanti a lui un podio tutto inglese con un fantastico 1-2 Mercedes seguito dalla McLaren di Lando Norris, un evento che non capitava dal lontano 1968.

E' stato un sabato complicato per casa Red Bull. A cominciare dalla clamorosa eliminazione di Sergio Perez in Q1. Il messicano si è visto protagonista di un'escursione fuori pista nel suo personale giro lanciato che ha, successivamente, determinato una bandiera rossa. Il numero 11, nel tentativo di firmare un crono dignitoso, ha perso totalmente il controllo della monoposto che lo ha dirottato nel cuore della sabbia dell'autodromo. Prosegue, dunque, il trend negativo per Sergio Perez in qualifica dove perde attualmente il confronto con il compagno di squadra con un parziale pesante di 15-0 a favore di Verstappen.

Il caso Perez:

A Milton Keynes iniziano a guardarsi intorno. Il rinnovo biennale consegnato nelle mani del messicano è stato forse una mossa azzardata e maturata con troppo anticipo. Con il senno di poi, le prestazioni dello stesso Perez non sono mai decollate verso il vertice. Salvo una piccola parentesi positiva a inizio stagione contornata da qualche podio, le performance dell'11 hanno imboccato la strada sbagliata. Una media di 8,58 in qualifica figlia di diversi incidenti a sessione in corso e importanti distacchi colti in gara dal compagno di squadra fanno storcere il naso a chi ha spinto per un suo rinnovo. E ora quasi il dietro-front. Il 5° posto nel mondiale, attualmente occupato, è sotto assedio da Oscar Piastri, staccato di soli 6 lunghezze.

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Una situazione delicata quanto complessa, dettata - sicuramente - da una mancanza di confidenza con la propria vettura e anche da una pressione psicologica che incombe nel suo garage derivante da questa lunga trafila di risultati negativi.

Sono stato sfortunato e mi dispiace molto lasciare la squadra in questa situazione. Sono stato uno dei primi a montare le gomme slick e dovevano essere messe in temperatura. Erano condizioni di pista parecchio complesse in quel momento.

Così si è giustificato ai microfoni Sergio Perez in merito al suo incidente in Q1.

L'obiettivo è minimizzare i danni. Ieri avevamo un buon passo gara. Vedremo quali saranno le condizioni di domani, ma la zona punti sarà il mio obiettivo per la gara.

Ha poi aggiunto il Messicano nell'intervista post qualifiche.

Verstappen quarto con un danno al fondo:

L'altra faccia della medaglia non propone un resoconto migliore. Max Verstappen chiude la sua qualifica solamente in 4° posizione. Una delusione? Non proprio per come si sono messi i giochi.

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Il tre volte iridato ha, infatti, concluso la sessione con un importante danno al fondo maturato nel Q2. Nel tentativo di schivare l'imminente pioggia in arrivo sul tracciato, Verstappen ha cercato di mettere a segno un tempo che potesse metterlo ai ripari da un'eventuale colpo di scena a sessione in corso. La minaccia intensa di un possibile scroscio di pioggia ha spinto i piloti ad andare oltre il limite con le slick per evitare una clamorosa esclusione prematura. E così è stato per l'Olandese che si è reso protagonista di un'escursione alla Copse finendo in ghiaia. L'impatto dell'incidente ha causato la rottura di una parte del fondo che si è tradotta in una perdita di 100 punti di downforce.

Al termine delle qualifiche Max Verstappen dichiara:

Continuavo ad effettuare alcuni cambiamenti con il volante per cercare di trovare un compromesso. Ho cercato di spingermi al limite e di sfruttare la pista dove più mi conveniva. Nei tratti ad alta velocità mi mancava ovviamente carico e andavo lento in alcune curve rispetto alle prove libere. Ma questo era il massimo che potevo fare con il danno al fondo.

Malika Marwoi Missaoui