Una vittoria sofferta ma meritatissima quella di Scott McLaughlin, che inizia nel migliore dei modi la stagione Indycar 2022. Il neozelandese di casa Penske, più volte iridato Supercars Australia, ha ottenuto il primo successo della sua carriera nella categoria a ruote scoperte americana, resistendo nel finale agli attacchi di uno scatenato Alex Palou.

Alex attacca, Scott resiste fino al traguardo

La gioia e le lacrime viste sul volto di Mclaughlin la dicono lunga su quanto sia stata dura questa vittoria. Certamente, la pole conquistata ieri ha giocato un ruolo fondamentale, ma Scott oggi ha dovuto fare i conti con avversari veramente determinati. “Non posso ancora crederci, è stata durissima. Grazie a tutto il team!”, ha dichiarato il pilota neozelandese appena sceso dalla macchina.

Dietro McLaughlin ha chiuso in volata Alex Palou. Il campione Indycar 2022 negli ultimi venti giri ha messo decisamente sotto pressione il rivale, senza però riuscire a trovare lo spunto necessario per passarlo sul rettilineo della pista della Florida. Peccato per la qualifica non brillantissima, ma la rimonta effettuata e il sorpasso all’esterno compiuto ai danni di Will Power sono l’ennesima dimostrazione di classe e grinta.

A completare la festa del Team Penske ci ha pensato Will Power, con un terzo posto finale meritato dopo l’ottima qualifica di ieri. L’esperto australiano non è stato brillante in partenza (anche a causa delle gomme dure montate sulla sua Dallara), ma è stato poi molto bravo a recuperare le posizioni perse anche grazie all’ottima strategia impostata dal team al muretto.

Una sola caution, Dixon beffato

In una gara che ha visto solo una interruzione a causa del botto del rookie Malukas, la strategia ha avuto un ruolo determinante per evitare il traffico e l’eccessiva usura degli pneumatici. Ai piedi del podio ha chiuso un Colton Herta meno aggressivo del solito, nonostante una bella partenza che lo aveva portato al secondo posto per alcuni giri.

Quinto Romain Grosjean, autore di una prova convincente al debutto con il team Andretti Autosport. Il francese nel finale ha passato l’ottimo Rinus Veekay, costretto ad alzare il piede per non essere costretto ad uno splash and go nei giri finali. Settimo Graham Rahal che, come sempre, quando bisogna mostrare costanza e intelligenza in pista, risponde presente.

L’ottava posizione di Scott Dixon suona invece come una beffa. Il neozelandese ha impostato una strategia che lo aveva portato a venti giri dalla fine primo con 15 secondi di vantaggio sul connazionale McLaughlin. Purtroppo, però, l’inusuale scarsità di caution lo ha costretto ad un ulteriore sosta (peraltro viziata da problemi alla posteriore sinistra), che non gli ha permesso di lottare per le primissime posizioni.

A chiudere la top ten sono stati Marcus Ericsson con la terza vettura del team Ganassi, penalizzato per un contatto in pit road, e Takuma Sato. Il giapponese ha avuto la meglio nel finale su un ottimo Christian Lundgaard, che ha confermato quanto di buono mostrato nel debutto della scorsa stagione a Indianapolis.

Qui i risultati completi. La stagione 2022 della Indycar è iniziata con una grande gara, ora una pausa di tre settimane prima del prossimo appuntamento, che vedrà i piloti impegnati sul primo ovale della stagione a Fort Worth.

Nicola Saglia