Prima parte di stagione per Repsol Honda Team semplicemente negativa, con una stagione 2023 iniziata sulla falsariga della seconda metà della passata edizione del campionato del mondo MotoGP.

Tante cadute, pochi risultati per il team ufficiale di Tokyo, con la propria stella, il numero 93 Marc Marquez protagonista di infiniti problemi e polemiche. Meglio non è andata nemmeno al compagno di squadra, Joan Mir, protagonista di un debutto a dir poco complicato e con tanti infortuni.

MARC MARQUEZ, 2023 DA INCUBO

La prima parte di stagione 2023 della MotoGP per il nativo di Cervera Marc Marquez è stata ricca di cadute e infortuni e si è chiusa anzitempo dopo che il 93 non ha preso il via della gara di Assen. Il non via dopo le ennesime cadute, che gli hanno causato ulteriori problemi ad un dito, alle costole e ad un legamento del piede, problematiche che lo hanno già costretto a saltare il GP tedesco del Sachsenring. Il bilancio è purtroppo negativo, con cinque corse saltate in stagione.

Per Marc Marquez è un calvario iniziato il 19 Luglio 2020, quando a Jerez nel primo round del 2020, lo spagnolo ha avuto un highside che gli ha procurato la frattura dell'omero destro.

Il 2023 per Marquez si era comunque aperto in maniera positiva con la pole position e il terzo posto nella prima MotoGP Sprint della storia a Portimao.

Nella corsa lunga portoghese purtroppo però, il fattaccio. Marquez centra il pilota locale Oliveira, che si fa male, mentre Marc viene letteralmente subissato di fischi dal pubblico del Portogallo. Ma questo per lui è il meno, poiché oltre alla giusta, ma leggera sanzione, (due long lap penalty da scontare in Argentina, con polemiche susseguitesi, visto che non li sconterà mai per errori procedurali) il 93 si procura una frattura all'osso del metacarpo della mano destra. Questo fa si che debba saltare i round di Argentina, Texas e Spagna.

Il ritorno in Francia è semplicemente difficile poiché nelle prove libere cade due volte e pure in gara si tocca con Martin e finisce in ghiaia.

Le parole "Caduta di Marquez" sono purtroppo in questa annata all'ordine del giorno. Anche al Mugello cade in gara lunga ai 18 giri dalla fine alla Bucine mentre stava facendo una corsa magnifica. Lui allarga le braccia, non spiegandosi la caduta.

Ma la parola fine alla prima parte di stagione per Marc Marquez arriva al Sachsenring. Sul tracciato della Sassonia il 93 cade cinque volte in un fine settimana. La caduta peggiore arriva durante il Warm Up. Una botta che lo ferisce anche nel morale e che lo porta a rinunciare alla corsa nonostante fosse abile e arruolato.

La stagione di Marquez poi è anche agitata anche dalle parole di Puig che, in una conferenza stampa ha dichiarato di non voler tenere piloti scontenti in squadra.

JOAN MIR, ESORDIO DA INCUBO

Per il campione del mondo 2020 MotoGP con Suzuki Joan Mir è un debutto da incubo quello sulla Honda. Per lui una sola corsa a punti e sette gare saltate. Un bilancio davvero negativo per il nativo di Maiorca.

In questa prima parte di 2023 Mir è partito con una caduta nella prima Sprint della stagione, un inizio che però purtroppo per lui era solo l'inizio.

Il pilota numero 36 ha tagliato il traguardo solo in tre corse su sedici disputate, con ben dodici cadute totali in questa stagione per lui.

Tanti infortuni, il primo nella Sprint di Termas de Rio Hondo, dove il maiorchino è caduto al primo giro, riportando un trauma cranico che gli fa saltare la gara lunga.

In Texas dopo il dodicesimo posto della Sprint finisce di nuovo in ghiaia la domenica, mentre al ritorno in Europa a Jerez, non ha chiuso entrambe le corse. A Le Mans gara lunga non chiusa.

Arriviamo al Mugello dove l'ex Suzuki è finito a terra in maniera importante in FP2. Per lui infortunio molto grave alla mano destra che lo ha obbligato a saltare le due gare italiane, le due tedesche e le due olandesi. Speriamo di trovarlo carico per Silverstone.

Statistica molto nefasta per quanto riguarda Honda è quella delle cadute.

Nelle prime due posizioni ci sono le due Repsol Honda, con Marc Marquez con 14 cadute, alle sue spalle Joan Mir con 12.

Giacomo Da Rold

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