GP Messico
Credits: Area Media Mercedes AMG F1

Un venerdì così, Andrea Kimi Antonelli non lo aveva ancora disputato da quando è in Formula 1. Secondo nella prima sessione, terzo nella seconda, preciso nella gestione, sempre presente là davanti. Un segnale positivo e di quelli che dimostrano che per il pilota bolognese, forse, il tempo dell'apprendistato sta terminando.

Contesto complicato

Il contesto non era dei più facili, anzi. La pista messicana ha tradito molti, con un grip scarso al mattino e ben lontano dall'essere ottimale nel pomeriggio. La Mercedes ha dovuto lavorare di fino, ma Antonelli, sin da subito, ha mostrato confidenza e velocità, sia sul giro secco che nei long run. Il bolognese, sempre misurato nelle parole, ha parlato di giornata «positiva», sottolineando quanto sia stato fondamentale raccogliere informazioni e stabilire fin da subito una buona base per il resto del weekend. Un approccio da pilota strutturato, non da rookie alla ricerca del colpo estemporaneo.

Progressione costante

Non c’è stato un attimo di smarrimento nel passaggio da una sessione all’altra, nonostante un inconveniente tecnico e qualche regolazione non ancora ottimale. Antonelli ha dovuto adattarsi, trovare i compromessi, e lo ha fatto con una lucidità che racconta molto del lavoro che sta svolgendo con la squadra. La Mercedes W16 non sembra perfetta, soprattutto nei punti dove i cordoli diventano determinanti. Un aspetto che Antonelli stesso ha evidenziato con chiarezza: la vettura si è dimostrata più nervosa nella FP2, con qualche difficoltà in inserimento e uscita dalle curve più lente. Nulla che non possa essere sistemato, ma abbastanza per non concedere illusioni premature. Ma al di là dell'ottimo venerdì la sensazione che si è avuta è quella di un pilota sempre più in sintonia con la sua vettura e in netta e costante crescita. Un dettaglio non da poco per questa Formula 1 che corre vertiginosamente e non attende.

Cosa aspettarsi dal weekend

Se il buongiorno si vede dal mattino, la qualifica può trasformarsi in un momento chiave. Mercedes appare competitiva sul giro singolo, e Antonelli lo ha dimostrato con due inserimenti consecutivi nella top 3. Nelle previsioni più ottimistiche, un posto nelle prime due file non sembra fuori portata, a condizione di non perdere la bussola nel passaggio dal venerdì al sabato, quando gli avversari mostrano il reale potenziale. Per la giornata di domenica il passo gara rimane da verificare. Per puntare in alto occorrerà affidabilità del pacchetto, gestione gomme impeccabile e lettura intelligente delle fasi di corsa. Il tracciato di Città del Messico mette a nudo i difetti di chi fatica nella trazione, e le modifiche apportate nel pomeriggio dalla Mercedes hanno mostrato che c’è ancora da limare qualcosina. Se a Brackley sapranno ritrovare il bilanciamento ottimale visto nelle prime tornate della giornata, allora Antonelli potrà pensare senza timori a una gara nella parte nobile della classifica. 

Kimi fiducioso

Ed è proprio quello che si auspica il 18enne della Mercedes che, nelle interviste post sessione non ha per nulla nascosto la sua soddisfazione e l'ottimismo in vista del prosieguo del weekend.

È stato un venerdì positivo. Probabilmente uno dei migliori primi giorni in pista che abbia avuto da tanto tempo. Mi sono sentito subito a mio agio in macchina e ho trovato il ritmo immediatamente. Le FP1 sono andate leggermente meglio delle FP2. Abbiamo provato alcune modifiche tra le due sessioni: alcune hanno aiutato a migliorare la vettura, altre forse ci hanno fatto fare un piccolo passo indietro. Ora avremo il tempo di analizzare i dati questa sera e decidere cosa tenere e cosa invece rivedere in vista delle FP3.

Non vedo l’ora che arrivi domani e il resto del weekend. Il nostro passo sembra buono sia in configurazione da qualifica sia sul long run, anche se sappiamo che la pista continuerà ad evolversi. Sarà fondamentale adattarci a questi cambiamenti, sia nella guida sia nel setup della monoposto. Faremo del nostro meglio e speriamo di vivere altri due giorni positivi qui a Città del Messico dopo quanto mostrato oggi,

GP Messico
Credits: Area Media Mercedes AMG F1

La crescita di un talento

Il venerdì non assegna trofei, non cambia il campionato, non garantisce copertine. Ma può raccontare molto di un pilota che si sta costruendo. Antonelli oggi ha messo insieme velocità, costanza e testa. Ha mostrato di avere personalità senza eccedere in protagonismo, di saper interpretare i segnali della pista e di lavorare con metodo insieme al team.

Se riuscirà a confermare questo livello nelle prossime ore, sabato e domenica potrebbero trasformarsi in una prova di forza concreta. In una Formula 1 che non perdona errori, restare tra i primi significa aver finalmente trovato la propria dimensione.

Vincenzo Buonpane