Il campionato FIA F2 è pronto a entrare in una nuova era ed i primi chilometri delle nuovissime vetture Dallara sono stati convincenti. Nella giornata odierna ogni team ha avuto a disposizione una vettura per saggiare le novità delle monoposto, il primo atto di una nuova generazione che durerà sei anni.

I primi riscontri delle nuove vetture Dallara F2

Sensazioni positive dopo i primi test collettivi per le nuove Dallara, all’alba di una nuova generazione destinata a durare fino al 2029. In mattinata il semaforo verde sul tracciato di Barcellona ha dato via allo shakedown, diviso in due sessioni, una con via alle 9, caratterizzata da temperature particolarmente rigide, la seconda alle 14.

L’augurio è di trovare una monoposto più vicina alle prestazioni ed alle sensazioni di guida date dalle Formula 1, dopo l’allarme lanciato da Logan Sargeant nei giorni scorsi che ha definito le ormai vecchie F2 troppo distanti dalle monoposto della classe regina. L’aerodinamica delle vetture è stata completamente rivisitata in tutte le aree tra le quali spicca il particolare design del’ala posteriore. Nessuna novità invece per quanto riguarda il comparto motoristico, rimasto invariato al pari del cambio.

Tra la mattinata ed il pomeriggio sono state 649 le tornate completate per un totale di oltre 3000 chilometri. Il nostro Andrea Kimi Antonelli è stato il pilota ad avere percorso la distanza maggiore, chiudendo la giornata con 53 giri.

Le dichiarazioni

La nuova monoposto non ha mostrato pecche di affidabilità e anche lo stile di guida sembra ricalcare quello della generazione precedente, come confermato da Victor Martins, plurivincitore nella categoria lo scorso anno e al via con ART Grand Prix in questa stagione: “L’obiettivo era avere una sessione senza problemi e questo è ciò che abbiamo raggiunto”.

“Il primo feeling con la vettura è stato piuttosto simile a quello con la monoposto precedente. Oggi abbiamo effettuato dei test sull’aerodinamica, perché è questo il maggior cambiamento ed ho anche spinto! Sono soddisfatto, sono già riuscito a tratti a portare l’auto al limite e sento che ben si adatta al mio stile”, ha concluso il francese.

Soddisfazione anche dalle parole del direttore tecnico Pierre-Alain Michot che nel post sessione ha dichiarato: “I team sono riusciti a compiere diverse centinaia di chilometri e questo è un buon punto di partenza. Non abbiamo avuto bandiere rosse e questo significa che tutto è andato secondo i piani. Era importante vedere tutte le monoposto uscire dai box dopo il semaforo verde, è stato un momento piuttosto emozionante”.

Prossimo appuntamento la tre-giorni di test ufficiali in Bahrain, teatro del primo round della stagione, dal 11 al 13 febbraio.

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Samuele Fassino

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