A volte i regali natalizi possono riservare gustose sorprese. E' successo a Maranello, dove la Ferrari ha presentato in anteprima il nuovo propulsore turbo che dal 2014 andrà ad equipaggiare le vetture del Cavallino, ma anche quelle "clienti" di Sauber e Marussia. In realtà, la nuova Power Unit non è stata presentata in carne ed ossa, ma attraverso un'animazione in 3D capace comunque di svelarne parzialmente segreti e caratteristiche. Dalla prossima stagione, difatti, il regolamento tecnico prevede, oltre all'utilizzo del MGU-K (ovvero il "vecchio" Kers) anche quello di un secondo motore elettrico, il famoso ERS (oppure MGU-H) collegato direttamente al turbo. Nell'acronimo la H sta per heat (calore) in quanto esso cattura il calore di scarto dissipato dal turbocompressore nei gas di scarico utilizzando un apparecchio elettrico detto Heat Motor Generator Unit. Da soli, i motori termici erogheranno una potenza pari a 600 cv, ma l'intera Power Unit potrà teoricamente raggiungere il valore complessivo di 760 cv.

“Con il regolamento 2014 non si parla più di motore ma di power unit” – ha spiegato il Direttore Motori ed Elettronica Luca Marmorini – “E’ un progetto molto complesso, su cui lavoriamo da due anni. Ci sarà un motore a combustione da 1600 cc turbocompresso con una portata della benzina limitata a 100 chilogrammi per gara, il che significa che più efficienza ci sarà più potenza sarà disponibile. Al turbocompressore sarà collegato un motore elettrico che fungerà anche da generatore, permettendo così di recuperare energia anche dai gas di scarico. Un secondo motore elettrico permetterà, così com’è avvenuto finora, di recuperare energia dalla frenata ma avrà una potenza pari circa al doppio rispetto a quello attuale. Tutta l’energia generata dai motori elettrici sarà immagazzinata in un pacco batterie molto più grande e potente di quella esistente ma manterrà la sua collocazione sotto il serbatoio benzina. Il sistema di controllo elettronico sarà ancor più sofisticato rispetto a quello esistente per coordinare e gestire tutte queste unità elettromeccaniche. Un regolamento nuovo, una sfida affascinante, che pone grande enfasi sul recupero dell’energia e sull’efficienza della propulsione”.

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