Gabriel Bortoleto in azione a Budapest, nel suo miglior GP stagionale
Credits: Kick Sauber F1 Official website

Alzi la mano chi, ad inizio stagione, scorrendo la lista dei team del campionato F1, si sarebbe aspettato una Kick Sauber al settimo posto in classifica, soprattutto alla luce di quanto visto nelle stagioni precedenti. Il rischio di trascorrere un altro anno di transizione da fanalino di coda era alto, ma gli uomini guidati da Mattia Binotto hanno fatto un ottimo lavoro, consentendo a Hulkenberg e Bortoleto, egregi professionisti, di portare a casa risultati importanti. Il podio del tedesco a Silverstone è il giusto premio per questa prima metà di stagione: ora, avanti così fino all’avvento di Audi. 

Il team: tanti volti nuovi e aggiornamenti azzeccati la ricetta del successo

La stagione 2025 si era aperta con un importante rimescolamento in casa Kick Sauber F1, con l’arrivo di tanti tecnici voluti da Mattia Binotto, tra cui Inaki Rueda e Gian Paolo Dall’Ara. L’arrivo in corsa poi di un team principal con esperienza da vendere come Jonathan Weathley ha portato ancora più stabilità e visione di gara, consentendo alla squadra di giocare con le strategie in tante occasioni e portare a casa punti importanti. E dire che la stagione non era iniziata certo bene, con una cronica mancanza di carico aerodinamico che tarpava le ali tanto a Hulkenberg quanto a Bortoleto. Poi, a partire da Barcellona, la svolta.

Credits: Kick F1 Offcial FB page

La C35, nata con evidenti difficoltà, è stata sottoposta sin da subito ad un rinnovamento pesante, con un nuovo fondo e una ala anteriore rivisitata portati sulla pista catalana, integrati da un diffusore evoluto in Austria e un nuovo profilo alare al posteriore a Silverstone. Proprio le condizioni particolari della pista inglese hanno favorito il miglior risultato (finora) stagionale del team, con quel podio tanto atteso quanto insperato. Dal Red Bull Ring in poi, almeno una delle due vetture nero-verdi è stata sempre in top ten, segnale che il lavoro svolto a Hinwil è stato ottimo. Un segnale certamente importante, anche nei confronti di Audi che dalla prossima stagione prenderà in mano il pallino della situazione, con una nuova PU e un team in crescita. La spinta verso l’alto è pesante, ora si tratta di continuare a lavorare nella direzione corretta. 

Voto: 7,5

Hulkenberg: quel podio che sa di liberazione

Lo avevano bollato come pilota bravo ma non “cattivo”, messo in panchina, eterno perdente del Circus. Lui non si è mai scomposto, si è fatto trovare pronto in ogni occasione, e quando Kick Sauber si è affidata a lui, il buon Nico Hulkenberg si è preso il team sulle spalle e, è innegabile, lo ha fatto crescere alla grande. Solido, roccioso, e con un’esperienza in grado di tirare fuori il massimo da tutte le situazioni, il tedesco è la pietra angolare della crescita del team svizzero. Trentasette i punti portati a casa, con la perla del terzo posto inglese, primo podio in carriera finalmente ghermito. Resta da sistemare la prestazione in qualifica, che nelle ultime due occasioni ha condizionato pesantemente il risultato in gara; spesso, infatti, Bortoleto risulta essere più performante sul giro secco.

Credits: Pirelli Media Area

Quel primo podio in carriera arrivato in una Silverstone umida e plumbea ha avuto veramente il sapore della liberazione per Hulkenberg, troppo spesso snobbato e messo in un angolo dai top team. Ora, per lui, si tratta di andare a portare ulteriori punti a casa, prima di gettarsi nell’avventura Audi. La sua presenza sarà fondamentale per il team tedesco, che potrà sfruttare tutta la sua esperienza maturata in ormai quindici stagioni di F1. Oltre al podio, da segnalare è stato certamente il quinto posto di Spielberg, con una rimonta furibonda dalla quindicesima posizione in griglia di partenza. Anche in questo caso, dunque, non resta che continuare a spingere, certi che la professionalità e la qualità di Nico saranno valori aggiunti importanti per tutto il team. 

Voto: 8,5

Bortoleto: rookie di lusso sotto l’ala di Alonso

Risultare vincitore al primo colpo di Formula 3 e Formula 2 non è da tutti i piloti presenti sulla griglia di partenza del Circus. Gabriel Bortoleto è uno di questi, ma, nonostante ciò, gli scarsi risultati arrivati nel corso della prima parte di stagione avevano fatto storcere il naso a qualcuno, evidentemente poco incline alla pazienza quando si tratta di giudicare i piloti in F1. Anche il brasiliano ha effettivamente ammesso che trovarsi a lottare nelle retrovie dopo gli anni al top nelle categorie propedeutiche è stato qualcosa di difficilmente assimilabile, ma bisogna ammettere che la crescita nel corso di questa prima metà di stagione è stata esponenziale

Credits: Pirelli Media Area

Quattordici i punti portati a casa, di cui i primi quattro arrivati in Austria, in concomitanza con i maggiori aggiornamenti portati da Stake F1. All’Hungaroring, poi, il miglior risultato fino ad ora, con il sesto posto conquistato dopo una ottima qualifica. Ecco, il giro secco è certamente uno dei punti di forza di Gabriel, che poi paga ancora qualcosa rispetto al team mate nell’arco della gara. Tutto sommato, difficile chiedere di più al pilota brasiliano nella sua stagione d’esordio, certamente uno dei migliori tra i rookies di questo 2025. Essere sotto l’ala protettrice di un manager come Fernando Alonso è sicuramente un ottimo viatico per il futuro, e i risultati arrivati fino ad ora testimoniano la buona scelta effettuata dall’asturiano. Avanti così, dunque, anche per Gabriel, con un pizzico di concretezza in più che, a questo punto, non guasterebbe di certo. 

Voto: 7

Nicola Saglia