Continuano ad arrivare segnali forti da parte di Antonio Giovinazzi dopo l'exploit di Zandvoort. Il pilota di Martina Franca ha firmato un altro capolavoro a Monza, mentre le voci di mercato sulla sua potenziale uscita dalla classe regina si fanno più insistenti.

"DRIVE TO SURVIVE"

La decima casella nella Sprint Qualifying sarà sua domani pomeriggio. Giovinazzi ha elogiato il team e il feeling ottimale con la sua Alfa Romeo C41, che gli ha permesso di passare le prime due eliminatorie della qualifica odierna. Per il pilota italiano, l’unico sulla griglia di F1, non poteva esserci occasione più azzeccata per mettersi in luce dopo l'accesso in Q3 a Zandvoort, soprattutto tra i rumors che lo vedono già con un piede fuori dalla massima serie.

DUPLICE SPINTA DAL BASSO: ZHOU E POURCHAIRE IN POLE PER IL SEDILE ALFA?

Guanyu Zhou, membro del programma junior di Alpine e attualmente in lotta per il titolo di Formula 2, sarebbe il principale avversario di Giovinazzi grazie a una dote di 38 milioni di dollari. Ciò potrebbe rendere l’edizione 2021 del Gran Premio d’Italia l’ultimo GP di casa per Antonio Giovinazzi come pilota di Formula 1.

A Frederic Vasseur l’ardua sentenza per completare la line-up di Alfa Romeo nel 2022. Giovinazzi al momento sta reagendo nel modo migliore, con i fatti. Dimostrare di meritare il proprio sedile da vero e proprio “underdog” non è un’impresa da poco, ma l’italiano avrebbe in ogni caso i giorni contati in F1 anche se riuscisse a salvarsi in ottica 2022.

Dalla F2 scalpita anche il giovane enfant prodige Théo Pourchaire, spinto dalla Sauber Academy. Per l’attuale pilota ART GP, classe 2003, risulta ancora troppo prematuro l’esordio in F1, ma risulta primo in linea di successione nel futuro prossimo di Alfa Romeo.

Antonio Giovinazzi si trova dunque sospeso, parte del dubbio amletico che starebbe attanagliando Vasseur proprio in queste settimane. Non c’è tuttavia ombra di dubbio sul fatto che il talento italiano si sta facendo sentire, anche oggi, girando in 1’20’’726 nel Q2. È quello il suo grido di battaglia, ed è impossibile non sentirlo.

Beatrice Zamuner